L'imprenditore marocchino che fa rinascere i locali e il Caffè Manin: «Amore a prima vista, lo riapro io»

Lunedì 17 Aprile 2023 di Olivia Bonetti
Il caffè Manin a Belluno

BELLUNO - Lo storico caffè Manin di piazza dei Martiri riaprirà a giorni: per il 25 aprile sarà attivo. Dopo mesi in cui sembrava sempre la volta buona («per Natale», «per Pasqua») le porte finalmente si riapriranno. Il locale è completamente rinnovato mantenendo però, la tradizione. Già selezionato e formato lo staff di 12 persone che affiancherà il responsabile: un giovane imprenditore trevigiano che si è innamorato del locale. Lui è Hicham, 32 anni di origine marocchina, della ditta edile Zetta srl, che ha effettuato i lavori nel locale.

Svolgendo il suo lavoro (fa locali nel Veneziano, Venezia e Treviso e li consegna chiavi in mano ndr) si è innamorato del Manin. «Mi ha affascinato la storia di questa pasticceria- ha detto -. Poi quando eravamo lì passavano tante persone chiedendoci quando aprite e mi sono sentito di impegnami in questa sfida».

LO STATO DELL'ARTE
Le carte bianche sulle vetrine sono ancora tutte lì e sulla porta chiusa c'è ancora il cartello con la scritta «cercasi personale». In realtà i lavori sono conclusi e quando si sbircia dalle piccole parti del vetro rimaste senza copertura per vedere all'interno si nota il nuovo bancone e un locale che unisce la tradizione alla modernità. Ma i dettagli sono top secret. «Stiamo ultimando le ultime cose - spiega Hicham -, perché hanno avuto dei problemi dentro il cantiere, però tra fine della prossima settimana o gli inizi di quella successiva apriremo». Ma quindi sarete attivi per il 25 aprile? «Sì assolutamente - risponde - , anche se al momento non abbiamo una data certa». E il referente del bar spiega: «Abbiamo già lo staff che hanno effettuato tutti i corsi necessari del caffè e il resto. Riapriremo non solo come bar, ma anche come pasticceria e gelateria, come era una volta: la tradizione è conservata». Si pensa anche ad una inaugurazione in grande stile, su cui però per ora si mantiene la massima riservatezza. Bisognerà attendere invece per vedere il nuovo gazebo, una struttura approvata dalla Sovrintendenza che farà da modello per tutte le altre, come aveva spiegato il Comune. «Intanto metteremo gli ombrelloni - spiega Hicham - , le sedie e poi più avanti metteremo il dehors».

IL PASSAGGIO
La società proprietaria è sempre la stessa e l'imprenditore trevigiano 32enne è entrato come nuovo socio. E promette: «Sarà una bella sorpresa per tutti. È tutto rinnovato: è uno spettacolo. È stato rifatta tutta la parte di arredo e strutturale. C'è il bancone a vista, gli infissi sono stati cambiati sono ad apertura». Per avere una data certa bisogna aspettare le prossime ore. In questi giorni l'impresa è al lavoro per gli ultimi dettagli.

LA STORIA
Il locale Manin, dal lontano 1792 "centro di osservazione della piazza", come lo definì Ugo Neri nel 1957. Quindi da 230 anni è sempre stato un tassello fondamentale della storia bellunese. Ha ottenuto nel tempo il riconoscimento di locale storico, vista la copiosa documentazione raccolta sulle sue origini. Citato già nelle cronache dell'ottocento come "il Pedrocchi di Belluno", nel 1866, dopo l'unificazione del Regno d'Italia, assunse il nome di "Caffè Nazionale" per diventare "Gran Caffè Manin" pochi anni dopo, nel 1882. Un nome che resterà anche con la nuova gestione? Tutto porta in questa direzione

      

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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