Treno delle Dolomiti: c'è l'accordo, Zaia sogna la Venezia-Cortina

Sabato 13 Febbraio 2016
Treno delle Dolomiti: c'è l'accordo, Zaia sogna la Venezia-Cortina
10

CORTINA - Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ed il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, hanno siglato oggi, a Cortina d'Ampezzo, un protocollo d'intesa volto ad avviare un processo finalizzato al ripristino del vecchio collegamento ferroviario dedicato al traffico passeggeri fra il Cadore e la Val Pusteria. L'intesa, sottoscritta alla presenza del ministro per le infrastrutture, Graziano Delrio, prevede la creazione di un gruppo di lavoro composto dai due enti pubblici e dalle società da esse interamente controllate Sistemi Territoriali (St) e Strutture Trasporto Alto Adige (Sta), il quale è incaricato di sviluppare uno studio di fattibilità per la realizzazione dell'opera, in particolare sotto il profilo della sostenibilità finanziaria. Le attività del gruppo di lavoro saranno sostenute con finanziamenti comunitari e dal "Fondo comuni confinanti". 

Il sogno di Zaia? Una linea Venezia-Cortina
La realizzazione della linea ferroviaria fra Calalzo e Cortina, da far quindi proseguire per Dobbiaco, «è un grande progetto che vogliamo lasciare nella storia dei questa regione».

Lo ha detto oggi il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «La suggestione - ha aggiunto - è Venezia-Cortina, questo partirà con una monorotaia variabile a due, parlerà al territorio e toglierà definitivamente dall'isolamento queste valli e permetterà di essere sempre più connessi con la Mitteleuropa».
 



«La scelta del tracciato dovrà tener conto di infrastrutture che già ci sono come piste ciclabili e piste da sci di fondo. Poi ci sono gli aspetti ambientali, perché il valore aggiunto è quello di essere anche una tratta panoramica». Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, in occasione della firma apposta assieme al presidente del Veneto, Luca Zaia, presente il ministro Graziano Delrio, per il rilancio del treno delle Dolomiti, che fino al 1962 collegava Calalzo a Dobbiaco, passando per Cortina.


L'idea progettuale del collegamento ferroviario fra Calalzo e Dobbiaco, via Cortina, risale al 1865 e reca la firma dell'ingegner Locatelli. La scelta di affrontare la realizzazione dell'opera è del 1905, ma gli eventi bellici trasformano i primi collegamenti a servizi per finalità militari e la fruibilità civile della ferrovia vera e propria è del 1921. Nel 1956, con le Olimpiadi invernali, la linea raggiunge il massimo dello splendore, con picchi di 7 mila transiti al giorno. Il treno ha un unico binario e molte delle sue fermate sono nei cortili dei maggiori alberghi di Cortina e della valle. Risale però al 1960 un incidente grave, ad Acquabona, dove il treno deraglia e provoca due morti e 27 feriti. Nel 1962 si decide di sostituire la tratta Cortina-Dobbiaco con un bus, due anni dopo la stessa scelta si assume per la tratta Calalzo-Cortina. Il progetto oggi elaborato dalla Regione Veneto, sulla Calalzo-Cortina, come ha spiegato oggi il presidente, Luca Zaia, ha due varianti. La prima sul vecchio sedime della valle del Boite, sarebbe per il 70% in galleria con una percorrenza di 32 chilometri. L'altra è invece ipotizzata via Auronzo di Cadore, sotto le tre cime di Lavaredo, toccando la quota massima di Cima Banche a 1.523 metri. La differenza di costi fra la prima soluzione, di 32 km (45 minuti di percorrenza), e la seconda, di 50 (60 minuti di percorrenza), è fra 500 e 700 milioni. I 28 km fra Cortina e Dobbiaco costerebbero altri 500 milioni.

Ultimo aggiornamento: 21:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci