ALPAGO - Un attacco mirato, oppure il gesto di un folle? La seconda ipotesi sembra essere quella prevalente, almeno nella testa del sindaco di Alpago Umberto Soccal e in quella del suo predecessore Antonio Dazzi. «Sono molto preoccupato», dicono entrambi commentando i due attentati incendiari su tre auto: la prima a Cornei e le altre due a Puos, queste ultime di proprietà della famiglia Pavanello. Un’indagine rompicapo per gli inquirenti, perché, ad oggi, anche il possibile movente sfugge. Ma tra la gente cresce la preoccupazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".