Auronzo. Tragedia sfiorata per la valanga, la Procura chiede il rapporto: possibile nuova inchiesta a carico di ignoti

Venerdì 5 Aprile 2024 di Yvonne Toscani
Auronzo. Tragedia sfiorata per la valanga, la Procura chiede il rapporto: possibile nuova inchiesta a carico di ignoti

AURONZO (BELLUNO) - Il procuratore capo di Belluno, Paolo Luca, sta aspettando la relazione su quanto accaduto martedì attorno a mezzogiorno, sui Cadini di Misurina, dov’è stata sfiorata la tragedia, per la valanga staccatasi sotto Forcella della Neve e una ragazzina è rimasta per cinque minuti sotto la neve: ferita è stata portata in ospedale.

IL RAPPORTO

Una volta arrivato sul proprio tavolo il rapporto, steso dai militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Auronzo, il procuratore capo valuterà i passi successivi e se procedere con l’apertura di un fascicolo nel caso in cui venissero ravvisate responsabilità.

Al momento, sulla vicenda, non ci sono, comunque, indagati. Ma la Procura di Belluno non sarebbe l’unica che si sta interessando dell’incidente, che ha visto al centro la comitiva di Forni Avoltri, partecipante all’uscita con sci d’alpinismo organizzata dalla locale sezione Cai per ragazzi, tesserati e con un’età compresa tra i 12 e 17 anni. Sul luogo dell’incidente era arrivata anche l'eliambulanza dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, intervenuta con a bordo un’unità cinofila in appoggio a Falco, che nel frattempo stava trasportando all’ospedale San Martino di Belluno la giovane salvata.

L’AGENTE

Nell’arrivare attorno al lago, una volta comunicato che non era più necessario l’intervento, il team di Bolzano ha deciso di lasciare il poliziotto e il cane arrivati dalla vicina regione a Misurina, dov’erano presenti i genitori dei ragazzi coinvolti, in modo che il velivolo potesse recuperare i ragazzi illesi, rimasti in Forcella assieme al tecnico e all’unità cinofila del soccorso alpino civile partiti da Pieve a bordo dell’elicottero del Suem 118, e portarli nello stesso luogo di ritrovo. Il poliziotto, del centro di addestramento alpino di Moena, come da prassi, ha poi redatto un rapporto sull’intera vicenda. Non è escluso che il documento possa essere acquisito agli atti anche dalla Procura di Trento. L’uscita con sci d’alpinismo per ragazzi era stata programmata una decina di giorni fa, con l’accompagnamento della guida alpina Riccardo Del Fabbro. L’avviso della sezione, pubblicato anche in rete e rivolto a tutti i soci, spiega che la località sarebbe stata decisa in base alle condizioni dell’innevamento e al numero delle adesioni. Alla fine la scelta è caduta sui Cadini di Misurina, dove martedì sono saliti in quota due accompagnatori e sei ragazzi, tra i quali anche i due figli di Cristiano Romanin, comandante del Sagf della stazione di Auronzo, che ha raccontato di com’è accorso in aiuto della ragazza. Al momento del distacco lui e il collega Enrico Tach erano distanti qualche centinaio di metri in linea d’aria. È stata una presenza provvidenziale per i compaesani, visto che lo stesso Romanin è di Forni Avoltri.

IL CAI

Ieri, intanto, si è tenuto un incontro al vertice della sezione Cai di Forni Avoltri, i cui referenti, al termine della riunione, hanno preferito non farsi trovare al telefono. Avrebbero potuto spiegare come mai una sezione del Cai organizza uscite sulla neve in luoghi in cui il rischio valanghe era dato 4, il penultimo livello prima del massimo. Una leggerezza che avrebbe potuto costare cara. Nel suo intervento, a poche ore dalla valanga, il presidente della giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, aveva richiamato l’attenzione sull’approccio responsabile alla montagna. «In questa coda di stagione invernale sulle nostre montagne – aveva sottolineato – è bene essere responsabilmente informati sul meteo e sulla situazione nei luoghi che si frequentano. Soprattutto, in questi giorni, non è mai fuori luogo l’invito alla prudenza, all’accortezza e a rispettare quelle che sono le regole fondamentali, di buon senso prima di tutto, per la sicurezza di tutti». 

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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