BELLUNO - «Vogliamo che la notizia diffusa dal Comune di Trento, infondata e dannosa per la nostra valle, venga rettificata quanto prima. L'Usl di Trento non ci ha mai fornito alcuna documentazione che provasse quanto incautamente divulgato. Valuteremo anche eventuali altre azioni, sia risarcitorie sia penali».
Camillo De Pellegrin, sindaco di Val di Zoldo, non ha certo lasciato correre il caso scoppiato ai primi di agosto, quando al pronto soccorso di Trento, finirono una parte dei musicisti della European Spirit Of Youth Orchestra che, la sera prima, si erano esibiti in Val di Zoldo. Accusavano malesseri da intossicazione, nausea e vomito. In una nota il Comune di Trento, informato dall'Usl locale, si premurò subito di far sapere urbi et orbi che la colpa era di una fontana del Bellunese dalla quale avevano bevuto gli orchestrali prima di partire per il concerto di Trento. E siccome uno più uno fa due, si fece presto a risalire a Val di Zoldo. Esattamente in piena stagione turistica. Scoppiò il caos in tutta la valle, mentre la notizia faceva il giro d'Italia su tutti media. «Un danno di immagine pesantissimo» affermò nell'immediato De Pellegrin, avviando nel contempo tutte le contromisure per contenere le paure dei cittadini e per fare luce su un caso che, fin da subito, non trovò riscontro nell'acquedotto locale che serve anche le fontane...
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