BELLUNO - Il Tribunale europeo ha accolto il ricorso di Acc di Borgo Valbelluna, annullando la decisione della Commissione europea che autorizzava la giapponese Nidec a riacquisire lo stabilimento ex Acc di Fürstenfeld (Austria) che produce compressori per refrigerazione.
Lo rende noto oggi l'assessore al Lavoro del veneto, Elena Donazzan. «Insieme all'amministrazione straordinaria di Acc - afferma - abbiamo più volte sottolineato quanto il trattamento della Commissione Europea per i due stabilimenti ex Acc, quello italiano e quello austriaco, fosse stato differente. Ricordo che, pressoché nello stesso periodo, la Commissione consentiva l'acquisizione Nidec revocando un divieto che aveva pronunciato appena 10 mesi prima. Sul nostro fronte, invece, negava allo stabilimento italiano l'autorizzazione europea necessaria per l'accesso alla garanzia pubblica prevista dalla normativa nazionale per le imprese in amministrazione straordinaria, rendendone impossibile il finanziamento del rilancio industriale. Oggi il tribunale europeo ci dà ragione sulla prima questione. Intanto lo stabilimento di Borgo Valbelluna, che era l'ultimo produttore nazionale di compressori all'avanguardia dopo la chiusura dell'Embraco, è stato ceduto dall'amministrazione straordinaria e riconvertito per salvaguardare produzione e lavoratori».
«Mi auguro - conclude Donazzan - che in futuro, anche sulla scorta di questa sentenza, le decisioni della Commissione europea possano essere più coerenti rispetto ai diversi territori del mercato interno e lungimiranti rispetto a produzioni strategiche per l'Europa».