L'esercito taiwanese ha voluto mandare un segnale chiaro, che indichi al mondo, in particolare a Pechino, la capacità di potersi difendere in un'eventuale guerra che verrebbe innescata da un'invasione della Cina sull'isola.
Taiwan-Cina: arsenale messo in mostra per la stampa
La Cina, come ormai noto, rivendica Taiwan come suo territorio, e nell'ultimo mese ha aumentato in maniera quasi incessante le esercitazioni militari intorno all'isola. In particolare dopo la visita di qualche settimana fa a Taipei della presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi. La visita di quest'ultima, con cui la Cina ha un lungo trascorso di diatribe politiche intenazionali (olimpiadi, uguri, piazza Tienanmen) non è stata presa bene da Pechino, che ha "risposto" subito dopo con lanci di missili balistici nei mari intorno all'isola, e ha inviato navi da guerra e caccia nelle acque territoriali.
Il governo di Taipei ha quindi deciso di mettere in mostra il suo arsenale organizzando un "tour" per i media nella base aerea strategica di Hualine, situata sulla costa orientale di Taiwan. L'aviazione militare ha mostrato il suo sistema antiaereo, inclusi i missili terra-aria Sky Bow III.
In mostra anche il cannone antiaereo Oerlikon GDF-006 da 35 mm. L'aviazione taiwanese ha affermato che le crescenti tensioni, comprese le recenti esercitazioni cinesi, non li hanno turbati: «Non siamo affatto nervosi, il nostro addestramento regolare è preparato per operazioni missilistiche 24 ore su 24», ha dichiarato l'ufficiale della difesa aerea Chen Te-huan «Quando l'esercito cinese ha agito la prima volta, eravamo già ben preparati».
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