Sarebbe la prima significativa vittoria che la Russia potrebbe offrire alla sua opinione pubblica in questa fase della guerra, dopo una lunga serie di battute d'arresto. Darebbe a Mosca la possibilità di mettere le mani sulle miniere di sale e di gesso della zona. Permetterebbe anche a Ievgheni Prigozhin, l'oligarca russo creatore della milizia mercenaria Gruppo Wagner, di far salire le sue quotazioni.
Guerra Ucraina, Mosca:«Conquistata Soledar, assalto finale della Wagner». Ma Kiev smentisce
L'ascesa del Gruppo Wagner
Di certo c'è però che Prigozhin, il creatore del Gruppo Wagner, è sempre sembrato molto interessato ai risvolti economici dell'attacco, puntando, secondo molti osservatori, a impossessarsi delle miniere di sale e di gesso. Secondo un funzionario statunitense citato dal Guardian ci sono indicazioni che «l'ossessione di Prigozhin per Bakhmut» sia di tipo «pecuniario». E gli Stati Uniti hanno più volte accusato il Gruppo Wagner, di inviare mercenari nella Repubblica centrafricana, in Mali e in Sudan per sfruttare le risorse naturali di quei Paesi africani, aiutando così il Cremlino a finanziare la guerra in Ucraina. Soledar, poco più di 10mila abitanti prima dell'invasione russa, è al centro della regione del Donbass, a pochi chilometri di distanza da Bakhmut, che è diventata la città più contesa da russi e ucraini perché rappresenta per Mosca un punto di passaggio obbligato verso ovest. Il ministero della Difesa russo ha infatti affermato che la cattura della città è «importante per la continuazione delle operazioni offensive nella regione di Donetsk». E ha aggiunto che «stabilire il controllo su Soledar rende possibile tagliare le rotte di rifornimento per le truppe ucraine a Bakhmut».
Le miniere di sale
La zona intorno a Soledar, ha ricordato la Cnn, comprende grandi miniere di sale: l'area che circonda la città ospita «vaste riserve di sale purissimo che sono sfruttate su scala industriale dal 1881». Non è un caso dunque che lo scontro per la conquista della città sia stato così duro. Oggi Soledar è una città rasa al suolo, dove si sono svolti feroci combattimenti casa per casa. Le immagini satellitari hanno mostrato edifici completamente distrutti e larghi crateri prodotti dai missili. Il governatore ucraino della regione, Pavlo Kyrylenko, ha riferito che dei 10.500 abitanti originari, ne sono rimasti in città soltanto 559.