Putin, il ruolo delle armi nordcoreane: imprecise e di scarsa qualità, ma possono avere conseguenze devastanti

Il leader Kim può fornire allo Zar milioni di proiettili: secondo gli analisti potranno aiutare relativamente la Russia

Martedì 12 Settembre 2023 di Gianluca Cordella
Putin, il ruolo delle armi nordcoreane: imprecise e di scarsa qualità, ma possono avere conseguenze disastrose

La Corea del Nord in soccorso della Russia. Nel giorno in cui la Grande Madre accoglie il leader nordcoreano Kim Jong-un, tiene banco tra gli analisti bellici di tutto il mondo il tema del supporto militare eventuale fornito a Mosca e di come un patto di assistenza con Vladimir Putin possa cambiare le sorti del conflitto in Ucraina. Le analisi, a dire la verità, partono da una grande zona d’ombra: sebbene siano tutti sicuri che la Corea del Nord abbia scorte abbondanti di proiettili e razzi da fornire alle truppe di Putin, nessuno sa con certezza quanto queste riserve siano realmente ingenti e, soprattutto, performanti. Oscillando tra due tipi di problemi: una certa approssimazione nella costruzione che non metterebbe le armi di Kim sullo stesso piano degli aiuti che, ad esempio, stanno arrivando a Kiev dal mondo occidentale, e la qualità della conservazione nel tempo di munizioni che non vedono da decenni uno scenario bellico reale.

Per cui, in estrema sintesi, è lecito attendersi che un’eventuale fornitura di razzi e proiettili potrebbe aiutare la fanteria russa ad incrementare un fuoco di sbarramento che si fa sempre più flebile per l’esaurirsi delle munizioni russe, ma che nel lungo periodo non sia in grado di spostare le sorti del conflitto più di tanto. Insomma, «il patto potrebbe portare a un allungamento del conflitto, ma resta improbabile che possa cambiarne il risultato» spiega Joseph Dempsey, ricercatore nel settore della difesa presso l’Istituto internazionale per gli studi strategici.

Lo scenario

Dall’inizio delle ostilità, sia la Russia che l’Ucraina hanno utilizzato enormi quantità di proiettili. Si stima che le truppe dello Zar, da sole, ne abbiano sparati circa 10-11 milioni dall’invasione del febbraio 2022. Ma se Zelensky ha ricevuto notevoli aiuti dai Paesi della Nato e non solo, Putin è stato costretto a fronteggiare le sanzioni internazionali imposte a chi fosse sceso in soccorso del Cremlino. Fino all’arrivo di Kim. Ma qui si segna una linea di demarcazione netta. Tra le munizioni che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina, per intendersi, ci sono munizioni ipertecnologiche, come gli Excalibur con guida Gps, che sono in grado di colpire bersagli piccoli fino a 3 metri anche a 40 chilometri di distanza. La Nordcorea, dal canto suo, salì sulla ribalta delle cronache belliche nel 2010 quando l’artiglieria sparò 170 colpi verso l'isola sudcoreana di Yeonpyeong, uccidendo quattro persone.

Di quei proiettili, più della metà cadde nelle acque intorno all’isola e un altro 20% fu ritrovato sull’isola non esploso. Insomma, la differenza di qualità sembra importante.

La strategia

Va anche detto però che la condotta della guerra da parte dei russi, sin qui, si è basata più sulla quantità che sulla qualità. Laddove l’Ucraina si è mossa colpendo bersagli strategici, i soldati di Putin hanno spesso utilizzato un massiccio fuoco di artiglieria, che «se usato correttamente - spiega Patrick Hinton, membro dell'esercito britannico presso il Royal United Services Institute - può distruggere la volontà e la coesione del nemico, offrendo significative opportunità di guadagnare sia il terreno che l’iniziativa». Una strategia che finora ha prodotto morti e un consistente esaurimento delle riserve, ma che non ha spostato granché le sorti del conflitto con le linee ucraine che hanno ben tenuto e in alcuni casi sono passate addirittura al contrattacco.

«Le munizioni di scarsa qualità avranno prestazioni incoerenti - spiega ancora Hinton alla Reuters - I comportamenti in volo potrebbero ridurre la precisione, i fusibili di scarsa qualità potrebbero portare a esplosioni premature e anche la durata della conservazione potrebbe essere ridotta se il contenuto delle munizioni è di scarsa qualità». Un mix di imprecisioni che potrebbe anche portare un colpo «non ad atterrare dove ci si aspetta», con inevitabile «conseguenze catastrofiche».

Corea del Nord lancia un missile balistico verso il Mar del Giappone, allarme di Seul e Washington

«Anche con un numero molto elevato di munizioni - conclude Siemon Wezeman, dell'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma - la mancanza di precisione non dovrebbe aiutare più di tanto i russi». Ma secondo l’analista c’è un altro scenario possibile: quello di una qualità così scarsa delle munizioni nordcoreane da risultare addirittura pericolose per i militari russi in fase di caricamento. E questo conferirebbe all’alleanza Kim-Putin qualcosa di simile al grottesco.

La Corea del Nord ha inaugurato il suo primo sottomarino tattico nucleare

Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA