Smacco per il regime di Teheran.
Cosa è successo dopo la morte di Mahsa Amini
Centinaia di migliaia di giovani e meno giovani, malgrado la violenta risposta del regime, per settimane hanno chiesto la cacciata del governo. Tutto è cominciato in seguito alla morte di Mahsa Amini, 22 anni, fermata dalla "polizia morale" dell'Iran solo perché non indossava correttamente il velo. Questo evento ha fatto scattare una massiccia reazione popolare, che ha coinvolto anche le università, contro la quale il regime ha risposto nell'unico modo che conosce: la violenza. Ora sembra che il regime sia riuscito a sedare le proteste e ha utilizzato l'anniversario della repubblica per portare in piazza i cittadini filo governativi.
L'altro giorno il leader supremo (l'Iran è un regime religioso) Ayatollah Ali Khamanei, che ha sempre sostenuto la durissima repressione, caratterizzata da decine di impiccagioni, l'altro giorno ha emesso un'amnistia nei confronti dei prigionieri, che ormai sono almeno 2.500. Secondo un'organizzazione per i dirittimi umani Hrana i manifesanti uccisi sono 528, quelli arrestati quasi 20mila.