Guerra elettronica, l’allerta degli 007 italiani: «Da Mosca attacchi ibridi, rischi alti per le elezioni»

La relazione annuale dei Servizi segreti: «La Russia proverà a influenzare il voto». Mantovano: «Gli hacker pro-Putin volevano usare la protesta dei trattori»

Mercoledì 28 Febbraio 2024 di Mauro Evangelisti
Guerra elettronica, l’allerta degli 007 italiani: «Da Mosca attacchi ibridi, rischi alti per le elezioni»

Allarme guerra ibrida e disinformazione, attacchi di potenze straniere per piegare l’esito del voto e modellare l’opinione pubblica.

Nel 2024 si voterà in 76 Paesi del mondo che pesano per la metà del Pil globale e per il 51 per cento della popolazione. Spiega il direttore generale del Dis, Elisabetta Belloni: «Il tema della disinformazione in vista degli appuntamenti elettorali è all’ordine del giorno, cerchiamo di contribuire all’adeguamento della normativa».

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Rischi

Ci saranno le elezioni europee, che decideranno gli equilibri della Ue, mentre a novembre gli Usa sceglieranno il presidente per i prossimi quattro anni. Di fronte a questo scenario la relazione annuale dell’intelligence, presentata ieri, lancia l’allarme: dobbiamo preoccuparci non solo delle guerra in corso, quelle in cui muoiono persone in carne ed ossa, ma anche di quelle ibride, fatte a colpi di disinformazione, da cui si potranno decidere anche gli esiti delle prime. E in questo Mosca è particolarmente attiva con «campagne cyber malevole nei confronti dell’Occidente portate avanti da gruppi pro Russia in danno di quei paesi che supportano Kiev. Tali attacchi hanno natura sia spionistica che dimostrativa, in risposta all’appoggio politico, militare e diplomatico all’Ucraina». Il futuro prossimo, ma forse sarebbe meglio dire il presente, propone una minaccia ancora più insidiosa: l’Ai, l’intelligenza artificiale, renderà più facile creare audio e video credibili ma fasulli, in cui distinguere tra vero e falso sarà (anzi è) quasi impossibile. Si legge nell’analisi del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza): «Nel 2023 gli apparati di informazione legati al Cremlino hanno continuato a operare all’interno del dominio dell’informazione per minare la coesione europea e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni sia nazionali che dell’Unione europea e dell’Alleanza Atlantica. Dopo il blocco imposto dall’Ue alle attività di media russi, come Rt e Sputnik, e l’adozione di politiche più stringenti a contrasto della disinformazione e della propaganda di Mosca, quest’ultima ha potuto contare sull’appoggio di network mediatici di paesi terzi per promuove le proprie narrative ampliando, allo stesso tempo, la propria capacità di coordinamento a livello internazionale».

@ilmessaggero.it Il 24 febbraio 2022 iniziava l'invasione russa dell'Ucraina. Una guerra, inizialmente chiamata dai russi "l'operazione militare speciale" che va avanti da due anni e conta già oltre 10mila vittime tra i civili. Ma quali sono le prospettive future del conflitto? Cosa succederà adesso? Ecco 4 possibili scenari: la vittoria di Putin, la ritirata dei russi, il negoziato e la guerra di logoramento. . . . [Simone Pierini / #IlMessaggero] #guerra #ucraina #russia #putin #anniversario #standwithukraine #analisi #geopolitica #geopolitics #esteri #notizie #tiktoknews ♬ Epic Music(873690) - Pavel

Troll e oltre

Uno dei cavalli di battaglia dei troll e della disinformazione russa è la colpevolizzazione della Nato per l’aggressione di Mosca ai danni dell’Ucraina. Zelensky ha preannunciato una lista di propagandisti al soldo del Cremlino operativi in Italia. Su questo, nel corso della presentazione della relazione dei servizi segreti, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, dice: «Quando arriverà l’elenco, lo esamineremo, nel nostro quadro conoscitivo che è già ricco e consolidato». Mantovano propone un esempio di un recente e maldestro tentativo russo di disinformazione: «L’intelligence si è occupata del modo in cui dei canali social filorussi hanno provato ad accreditare l’idea, assolutamente infondata, che la protesta dei trattori derivasse dagli effetti economici del sostegno dell’Italia all’Ucraina. Un tentativo goffo, un flop, ma dà l’idea della sfida in corso». Altri episodi fin troppo evidenti: lo strano dialogo che seguiva un canovaccio naïf di Putin con una giovanissima e benevola studentessa italiana e l’anomalia della notizia del pilota russo fuggito dalla guerra e ucciso in Spagna anticipata dal sito (italiano) “Il Corrispondente”. L’attenzione sarà ancora più alta tenendo conto che l’Italia avrà la presidenza del G7. I Servizi segreti, per arginare la «minaccia ibrida» che vede protagonista anche la Cina, stanno ad esempio vigilando sui social. Mantovano: «Il compito dell’intelligence non sarà mai controllare le idee pubblicate on line. Ciò su cui i servizi concentrano l’attenzione è la verifica della genuinità dei processi, la tracciabilità delle informazioni l’autenticità dei profili social che producono e minacciano». E qui si torna alle famigerate fabbriche dei troll, specialità della casa in Russia, ma anche agli attacchi hacker. Aggiunge il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini: «Dobbiamo darci strumenti per ricercare una reazione efficace alla disinformazione».

Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio, 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA