Tiramisù, sulla paternità una inutile guerra fratricida

Mercoledì 9 Agosto 2017
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Egregio Direttore,
sono una triestina sposata con un veneziano ben felice di saper fare il Tiramisù, un dolce semplice che ho imparato a fare da giovane e continuo a fare senza pormi il problema delle sue origini territoriali.
Quello che è fondamentale per me é che sia fatto bene, con prodotti freschi e di buona qualità. Trovo assurda tutta questa discussione sulla nascita della ricetta di questo dolce.
Veneto e Friuli Venezia Giulia sono così vicini che è ovvio ci siano dei piatti che abbiano origini comuni, vedi ad esempio la pasta e fasioi,i risi e bisi, la trippa, ecc.
Fermiamo le polemiche e pensiamo a difendere la qualità italiana. Quello che conta è conservare tradizioni e materie prime dei nostri territori italiani e non permettere a fast food e locali simili di spacciare per tradizionali piatti fatti con materie prime di bassa qualità o di origini non italiane.

Donatella Laboranti
Venezia



Cara lettrice,
la battaglia sulla paternità territoriale del tiramisù sta assumendo toni un po' eccessivi. Finché la contesa rimaneva nell'ambito di una sana rivalità territoriale, tra Treviso e Friuli, la vicenda aveva aspetti anche simpatici e positivi, ma trasformala in una battaglia legislativa, con tanto di decreto ad hoc, come ha voluto fare il Friuli Venezia Giulia ha il senso della sfida. Una sfida inutile ed eccessiva. Le energie anche economiche andrebbero indirizzate per valorizzare e difendere i nostri prodotti non per ingaggiare pretestuose guerre fratricide. Ma purtroppo noi italiani siamo maestri nel farci male da soli.
Ultimo aggiornamento: 15:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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