L'attacco della Guardia costiera libica alla Mare Ionio: il nostro compito è offrire ai lettori tutti gli elementi

Martedì 9 Aprile 2024

Caro direttore,
Le scrivo anche se sono certa che non mi pubblicherà, da 60 anni leggo il Gazzettino. Le chiedo: se non fosse intervenuta la Mare Jonio cosa sarebbe successo a quei poveri disperati in mare??? Li avrebbero eliminati sparandogli e nessuno avrebbe saputo nulla: questo è il risultato degli accordi fatti con Libia e Tunisia. Continuiamo a fare gli struzzi ma prima o poi la nostra coscienza e forse anche la sua di giornalista si ribellerà a noi stessi!!!

Maurizia Durigon


Cara lettrice,

gli appelli alla coscienza sono sempre utili, aiutano a riflettere.

Basta solo non pensare di essere gli unici depositari di una coscienza. Nel merito delle sue critiche mi è però difficile capire di quale colpa ci saremmo macchiati e di cosa la mia o la nostra coscienza avrebbe dovuto suggerirci di fare rispetto a ciò che abbiamo fatto. Abbiamo dato con evidenza la notizia dell'attacco della Guardia costiera libica ai volontari della Mare Jonio impegnati nel salvataggio di alcuni migranti. Sull'episodio abbiamo anche pubblicato sul nostro sito Gazzettino.it un video, prodotto e diffuso dalla stessa Mare Jonio. Il giorno successivo abbiamo registrato con il rilievo che meritava la presa di posizione del ministro Piantedosi che ha sanzionato con una multa la Mare Jonio e ne ha bloccato l'attività per 20 giorni ritenendo che la condotta della nave avesse creato una situazione di pericolo per gli stessi migranti e che avesse violato le norme in essere. Un provvedimento inusuale e pesante, comunque la si pensi, che meritava quindi una particolare evidenza. Insieme alla notizia delle sanzioni decise dal governo abbiamo peraltro dato conto, anche nel titolo dell'articolo, delle energiche reazioni dei responsabili di Mare Ionio e della loro volontà di non rispettare nessun veto e di voler continuare la loro attività di salvataggio ai migranti. Cos'altro dovevamo fare? O cos'altro avrebbe dovuto suggerirci la nostra coscienza di giornalisti? Di ignorare le decisioni di Piantedosi? Di dare spazio solo alle repliche di Beppe Caccia? Non so quale sua la sua idea di giornalismo. Noi crediamo che il nostro compito non sia indottrinare i lettori o censurare le notizie, ma offrire a chi ci legge tutti gli elementi, graditi e sgraditi, per farsi un'opinione. Ci sembra di averlo fatto anche in questo caso. A maggior ragione di fronte a un fenomeno complesso e controverso come quello della gestione dei flussi migratori.

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