Egregio direttore,
per caso ho visto un servizio di Sky TG24 che mostrava i commessi del senato che passavano sui lettori di presenza i badges dei senatori assenti per permettere loro di ricevere il gettone di presenza e ottenere il pagamento della diaria. La denuncia del servizio era esplicita e documentata. Nessuna notizia in merito sui Tg Rai. Penso che come a Sanremo e oggi al Sud, i furbetti devono essere licenziati e con loro i responsabili.
Ing. Paolo Magnifichi
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Caro lettore,
è vero: non ci sono solo i (disonesti) furbetti del cartellino, ma anche quelli del badge. Peccato che costoro siano (ben pagati) senatori della Repubblica che, per non rinunciare alla diaria di presenza e figurare sempre presenti, utilizzano uno stratagemma tutto sommato semplice: lasciano infilato il badge nell'apposita postazione e se ne vanno. Nessuno li controlla e anche in caso di votazione la loro busta paga non corre rischi: non risultano assenti, ma astenuti.
Ora la presidenza del Senato ha annunciato modifiche e interventi per modificare questo vergognoso andazzo. Staremo a vedere. Certo sarebbe interessante sapere se tra i senatori furbetti del badge ce n'era anche qualcuno che poi, in serata, nei vari salotti televisivi, si esibiva in indignati interventi contro l'assenteismo e la mancanza di etica del lavoro. Ma temo che questa curiosità sia destinata a rimanere tale: i nomi dei senatori-fantasma resteranno un segreto ben custodito negli uffici di Palazzo Madama.
© RIPRODUZIONE RISERVATA per caso ho visto un servizio di Sky TG24 che mostrava i commessi del senato che passavano sui lettori di presenza i badges dei senatori assenti per permettere loro di ricevere il gettone di presenza e ottenere il pagamento della diaria. La denuncia del servizio era esplicita e documentata. Nessuna notizia in merito sui Tg Rai. Penso che come a Sanremo e oggi al Sud, i furbetti devono essere licenziati e con loro i responsabili.
Ing. Paolo Magnifichi
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Caro lettore,
è vero: non ci sono solo i (disonesti) furbetti del cartellino, ma anche quelli del badge. Peccato che costoro siano (ben pagati) senatori della Repubblica che, per non rinunciare alla diaria di presenza e figurare sempre presenti, utilizzano uno stratagemma tutto sommato semplice: lasciano infilato il badge nell'apposita postazione e se ne vanno. Nessuno li controlla e anche in caso di votazione la loro busta paga non corre rischi: non risultano assenti, ma astenuti.
Ora la presidenza del Senato ha annunciato modifiche e interventi per modificare questo vergognoso andazzo. Staremo a vedere. Certo sarebbe interessante sapere se tra i senatori furbetti del badge ce n'era anche qualcuno che poi, in serata, nei vari salotti televisivi, si esibiva in indignati interventi contro l'assenteismo e la mancanza di etica del lavoro. Ma temo che questa curiosità sia destinata a rimanere tale: i nomi dei senatori-fantasma resteranno un segreto ben custodito negli uffici di Palazzo Madama.