Sanremo, l’esibizione di Bosso è stata un inno alla vita

Venerdì 12 Febbraio 2016
4
Egregio direttore,
sono rimasto piacevolmente colpito dalla scena andata in onda nel corso della seconda puntata del Festival di Sanremo. La figura del pianista e compositore Elio Bosso ha impressionato per la sua eccellenza musicale e soprattutto per la voglia, la volontà, la forza di essere superiore alle avversità della vita. Mi ha commosso l'immagine delle lacrime della ragazza dell'orchestra e la sensibilità dell'operatore televisivo e del regista che l'hanno più volte riproposta al grande pubblico. Ho trovato nella situazione un bellissimo momento di vita che tutti ci dovremmo concedere con maggiore frequenza liberandoci ogni tanto delle facezie, degli egoismi, delle ipocrisie e delle arroganze nelle quali spesso troviamo rifugio.


Roberto Stefan
Lido di Venezia

Caro lettore,
il palcoscenico di Sanremo, ribalta unica e inarrivabile, è un grande contenitore che, con il pretesto delle canzonette, in poche serate miscela star vere e presunte, aspiranti cantanti ed ex cantanti in cerca di riscatto, impegno furbo e frivolezze eccessiva, attualità e passato. Ma questo grande ed eterno spettacolo, che pesca a piene mani nell'immaginario e nell'effimero, dà il meglio di sè quando riesce a raccontare, sul palco, attraverso i testi e le note, pezzi di vita vera. Con Elio Bosso è stato ottenuto proprio questo. Anche se le lacrime sono sgorgate, non c'era nulla di compassionevole o di ammiccante nella presenza a Sanremo del bravissimo pianista-compositore vittima della Sla. La sua esibizione è stata, semplicemente, un inno alla vita. Che, nelle sue diverse declinazioni, è sempre una grande canzone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci