Se la Raggi è il nuovo che avanza
nutro perplessità e preoccupazione

Venerdì 23 Settembre 2016
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Egregio direttore,
Vedo un attacco alla Raggi che mi sembra interessato più che comprensibile. Parliamo della 'candidatura' di Roma alle olimpiadi. Sono favorevole alle olimpiadi in Italia ma non sono per nulla sicuro che sia positivo farle a Roma. Ci sono mega opere incompiute, ci sono immondizie perennemente sulle strade, ci sono furti a ripetizione che rimangono impuniti. Non è il caso prima di curare l'immagine di questa città prima di far vedere a tutto il mondo i limiti e le pecche di cui siamo afflitti? Perché non riflettiamo su come hanno ridotto Roma i vari sindaci succedutisi invece di accusare la Raggi di essere succube di Grillo senza sottolineare che in campagna elettorale lo ha sempre sostenuto? Vogliamo proprio premiare chi dice una cosa in campagna elettorale per fare poi esattamente il contrario come fanno quei politici che critichiamo in continuazione? Un po' di coerenza non guasterebbe. Questo non significa un no a priori. E sottolineo che parliamo sempre di candidatura e non di olimpiadi.

Franco Dani 
Silea (Tv)

Caro lettore,
non ci sono dubbi che Roma sia stata amministrata in modo disastroso e che proprio per questo i cittadini della capitale hanno premiato il Movimento 5 Stelle, individuando in questa forza politica una possibile alternativa. Ma il punto è proprio questo: la Raggi in 100 giorni non è neppure stata in grado di formare la giunta e l'unica cosa che è riuscita a fare e dire no alle Olimpiadi dopo aver barattato questa scelta con Grillo che, in caso contrario, non gli avrebbe garantito il suo decisivo appoggio. Non si tratta di aver nostalgia del passato, ma di essere sconcertati dal presente. Sarebbe questa l'alternativa? Sarebbe questo il nuovo che avanza? Sarebbero queste le prove generali di una nuova classe che si candida a governare il nostro Paese? Da cittadino mi permetto di nutrire più di qualche perplessità. E di esprimere la mia preoccupazione. Esattamente come avrei fatto anche se Virginia Raggi fosse stata espressione non del Movimento 5 Stelle ma di qualsiasi altro partito.
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