Non sono solo i politici ad aver la coscienza sporca

Sabato 23 Luglio 2016
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Egregio direttore,
ha notato? In nove casi su dieci (per non dire quasi il 100%) i politici e gli amministratori, quando rilasciano interviste o dichiarazioni o scrivono libri, dicono di aver la coscienza a posto circa il loro operato, qualunque sia la situazione in cui si trovano o si siano trovati. Se sono in malafede, la cosa si commenta purtroppo da sola. Ma c’è da preoccuparsi anche se sono in buona fede; il che succede, a mio avviso, più spesso di quel che non si creda.
Qui però sorge un problema: di “quale” coscienza dispongono questi politici o amministratori? Evidentemente è diventata spesso, con l’uso, come un elastico troppo allentato ed in preda a frequenti smemoratezze. Si sono come autoanestetizzati, incapaci ormai (in “buona fede”) di vedere e di ricordare le proprie azioni almeno con un minimo di oggettività, ammettendo anche eventuali errori o responsabilità personali. Eppure basterebbe, a volte, solo sfogliare i giornali, andando a ritroso di qualche giorno, mese od anno e considerare, con la massima pacatezza e serenità possibili, come sono andate veramente le cose.

Ma sono tutti in buona fede! Così come lo sono quelli che fanno loro eventualmente notare la loro “buona” incoerenza, la loro “buona” faziosità e i loro “buoni” infingimenti. Eppure – ce l’hanno insegnato da piccoli - con la coscienza non si dovrebbe scherzare.


Renato Omacini
Lido di Venezia




Caro lettore,
faccio così fatica a fare i conti con la mia di coscienza, che mi viene difficile parlare di quella degli altri. Ricordo di aver ascoltato una battuta che diceva pressappoco così: la voce della coscienza è antipatica come la nostra voce quando la riascoltiamo al registratore. Anche per questo, forse, si preferisce fingere di non ascoltarla o venirne rapidamente a patti. Lo scrittore francese Honorè de Balzac ha scritto che “La coscienza è uno di quei bastoni che ciascuno brandisce per picchiare il suo vicino, e del quale non si serve mai per se stesso”. Credo sia abbastanza vero. E onestamente dobbiamo riconoscere che non vale solo per i politici e gli amministratori. Molti di loro forse sono solo più disinvolti e hanno un concetto piuttosto elastico di buona fede. Ma un po’ tutti, gli esami di coscienza preferiamo farli fare agli altri.
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