Quando in ospedale ci sono professionalità e un grande cuore

Sabato 17 Dicembre 2016
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Gentile Direttore
Le notizie di cronaca nera relative allo stato della nostra Sanità Pubblica e Privata sono sempre più devastanti. Non dimentichiamo però che, come sempre, fa più rumore un albero che cade rispetto ad una foltissima foresta che cresce ed è per questo che oggi vorrei usare questo spazio per ringraziare pubblicamente e fare gli auguri di Buon Natale all'Equipe del Reparto di Geriatria dell'Ospedale Sant'Antonio di Padova in cui è stato ricoverato per ben cinque volte mio marito dal giugno 2015 sino al 14 febbraio 2016.

Non vorrei qui soffermarmi sulla professionalità assolutamente indiscussa di medici, infermieri e operatori tutti, quanto invece sulla difficile situazione in cui gli stessi si trovano ad operare, se è vero che la vita si è allungata, sempre più un Reparto di Geriatria assume importanza e rilievo, perché credo che la civiltà si misuri anche dalla nostra capacità di rendere la vita migliore ai nostri anziani. Ciò vuol dire avere a cuore la loro fragilità e debolezza psicologica e non solo fisica.

In questo Reparto dove le notti sono assolutamente insonni e spesso drammatiche, dove si vive costantemente a contatto col dolore... ecco in questo Reparto Angeli della Vita donano se stessi anche all'inverosimile (sono testimone!) operando davvero in situazioni incredibili data la carenza di personale, di mezzi e di strumenti e sempre con una umanità, gentilezza e disponibilità. Mi auguro che finalmente siano messe in atto le soluzioni migliori possibili per l'encomiabile impegno costantemente profuso affinchè l'equipe stessa possa essere nelle condizioni di esprimere sempre meglio le professionalità e lasciatemelo dire il grande cuore! Grazie


Tiziana Papalini Bassan

Cara signora,
i giornali sono sovente accusati di dare spazio solo a notizie negative, alle polemiche e alla cronaca nera. Anche in questa rubrica spesso ospitiamo le proteste e le intemerate di cittadini arrabbiati e delusi o vittime della burocrazia, dell'inefficienza o dell'umana stupidità. Ed è giusto che sia così: i giornali servono anche a questo. Ma siamo consapevoli che la realtà ci consegna anche esperienze positive, realtà che meritano attenzioni e parole di ringraziamento, non solo contumelie. La sua lettera lo dimostra. E per questo la pubblichiamo. Condividendo i suoi auguri e i suoi auspici.
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