L'Onu non perde occasione per dimostrarsi un organismo inefficace e inattuale. Qualche volta persino dannoso

Giovedì 26 Ottobre 2023
L'Onu non perde occasione per dimostrarsi un organismo inefficace e inattuale. Qualche volta persino dannoso

Caro direttore,
il segretario generale delle Nazioni unite è una figura di spicco, le sue parole dovrebbero perciò essere l'emblema dell'equilibrio e della cautela. Bene, Guterres, che è appunto il segretario generale dell'Onu, se ne è uscito con la frase «gli attacchi di Hamas non nascono dal nulla» e che sono frutto di anni di occupazione israeliana dei territori palestinesi... Ora, questo personaggio dimostra non solo un livello di ignoranza a dir poco spaventosa, ma non si rende nemmeno conto che le sue improvvide parole danno il via a reazioni sconsiderate da parte dei terroristi che al grido di «anche il segretario Onu lo dice», si sentiranno così ancora più legittimati nel continuare i loro massacri. Incredibile.

Riccardo Gritti
Venezia


Caro lettore,
le sciagurate e incendiarie parole del segretario generale dell'Onu Guterres sono lo specchio dell'inadeguatezza, che spesso sfocia nell'irrilevanza, delle Nazioni unite.

L'Onu venne creato dopo la seconda guerra mondiale per un motivo molto chiaro: evitare il rischio di un nuovo e devastante conflitto planetario. Con il tempo e l'evoluzione del quadro mondiale le Nazioni Unite avrebbero dovuto assumere un ruolo diverso e più complesso: quello di mediatore nelle crisi internazionali e di garante della pace. Purtroppo non è stato quasi mai di così. E infatti sempre più spesso ci si interroga sul senso, la funzione e l'efficacia di questo ridondante organismo. In questo caso è accaduto persino di peggio. Chiunque si sarebbe reso conto che di fronte alla crisi apertasi in Medio Oriente, fare affermazioni come quelle di Guterres avrebbe significato gettare ulteriore benzina sul fuoco. Perché inevitabilmente quelle parole sarebbero state lette come una presa di posizione a favore di una delle parti in guerra e come una legittimazione degli attacchi di Hamas e anche degli orrori commessi dai terroristi palestinesi ai danni di civili israeliani. L'esatto contrario di ciò che ci si attenderebbe dal numero uno delle Nazioni Unite: cioè massimo equilibrio e prudenza, nella ricerca di ciò che possa unire e non dividere. Ma evidentemente il segretario generale interpreta diversamente il suo ruolo. Il risultato è che all'incandescente ed esplosiva situazione nella striscia di Gaza si è aggiunta una grave crisi diplomatica tra Israele e Onu. Guterres infatti, non solo non ha fatto alcuna marcia indietro rispetto a quanto detto, ma ha anzi ritenuto opportuno rimarcare in un'altra dichiarazione le sue convinzioni. Per tutta risposta il governo di Tel Aviv ha deciso di negare il visto di ingresso sul proprio territorio ai funzionari dell'Onu. Un risultato straordinario per un organismo che, come le Nazioni Unite, all'articolo 1 del suo Statuto si pone l'obiettivo di «mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ed a questo fine: prendere efficaci misure collettive per prevenire e rimuovere le minacce alla pace e per reprimere gli atti di aggressione».

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