Sulla morte di Giulia c'è poco da scoprire, ma molto da capire: ecco perché è doveroso occuparcene

Domenica 14 Gennaio 2024
Giulia Cecchettin

Caro direttore,

non comprendo le finalità vorrei dire bisettimanali, di pubblicare articoli sul Gazzettino sulla vita quotidiana in carcere dell'omicida di Giulia Cecchettin. A chi interessa? Aggiungo che per altri tristi casi non è stata riservato lo stesso trattamento. Sono del parere che più si dà spazio a questi omicidi più si amplifica, purtroppo, l'emulazione.


Damiano Menesello


Caro lettore,
lei è naturalmente libero di avere le sue convinzioni, ma escludo che parlare dell'assassino di Giulia e delle sue condizioni carcerarie possa indurre qualcuno a ripeterne i crimini.

Perché mai un qualsiasi altro essere umano dovrebbe essere indotto a emulare Turetta da un articolo che lo descrive muto, disorientato e chiuso in se stesso dietro le sbarre e con un compagno di cella 60enne? C'è forse qualcosa di perversamente eroico o affascinante in tutto ciò? Non mi pare proprio. Naturalmente a qualcuno, come a lei o come ad altri, può risultare indifferente o addirittura irritante sapere come vive in carcere questo ragazzo poco più che ventenne che ha massacrato la sua ex fidanzata. E comprendo anche che ci sia chi preferirebbe che su una vicenda orribile e lacerante come questa si facesse calare il silenzio. Il nostro punto di vista è diverso. La figura enigmatica di Filippo Turetta, ciò che ha incredibilmente fatto, il delitto orrendo di cui si è macchiato e le terribili modalità con cui ha ucciso Giulia, continuano a sollecitare domande che restano in gran parte senza risposta. E che riguardano, per molti aspetti, anche tutti noi. Ecco perché su questa orrenda storia che ha emotivamente coinvolto milioni di persone non si può e non si deve scrivere la parola fine, lasciando che se ne occupi a questo punto solo la giustizia. Forse sulla morte di Giulia dal punto di vista investigativo non c'è ancora molto da scoprire: certamente c'è però ancora molto da capire. Anche per questo continueremo, per quello che riusciamo, ad occuparci di Filippo Turetta. Anche da recluso.

Ultimo aggiornamento: 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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