Per vincere la burocrazia appello ad un oculista di buona volontà

Mercoledì 21 Dicembre 2016
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Egregio direttore,
scrivo per conto di mio padre Mario che non può farlo per i motivi che spiegherò in seguito. Circa due anni fa a mio padre (87 anni) è stata diagnosticata una delle peggiori malattie de-generative e non curabili: la Maculopatia bilaterale umida in forma grave; risultato : totale cecità da entrambi gli occhi con una ridottissima visione laterale: Potete immaginare come sia cambiata in modo drammatico la sua e la nostra vita come familiari. Ora per poter ottenere i previsti benefici di legge (esenzioni, contributi pensionistici, legge 104) abbiamo iniziato la trafila burocratica con l'Inps nel giugno 2015: la commissione interna dell'Ente lo esamina nel novembre 2015, riconosce e ammette tutta la documentazione medica richiesta e fornita ma, per questa particolare invalidità (nel suo caso 97%) e per l'ottenimento dei benefici viene richiesto successivamente il parere anche di una commissione Inps più specifica con un membro esterno (un medico oculista).

E qui iniziano i problemi. A tutt'oggi per stessa dichiarazione dell'Inps, questa commissione per la provincia di Venezia non si può riunire ed affrontare il nostro caso e di molti altri per l'impossibilità di reperire un professionista esterno disposto a spendere il proprio tempo in cambio di un compenso risibile e dilazionato, dicono gli addetti, molto dilazionato nel tempo. Da qui la nostra ovvia richiesta di effettuare tale visita in altra circoscrizione Inps: risposta negativa. E negativa anche la risposta alla possibilità di pagare un professionista esterno riconosciuto dal Tribunale. Ora in un paese dove basterebbe scendere di qualche grado di latitudine per trovare più invalidi che alberi, regolarmente visitati e benedetti dall'Inps, trovo che questo stallo sia inaccettabile.

Livio Nisato
Venezia


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Caro lettore,
la vicenda che lei ci racconta dimostra come la fantasia possa superare la realtà e quanto elevate possono essere le vette che l'insipienza burocratica può raggiungere. Arthur Bloch ha scritto che: se un problema deve essere risolto da una burocrazia, ti conviene cambiare problema. Purtroppo non è sempre possibile. Quindi raccogliamo la sua indignazione e lanciamo un piccolo appello perchè si trovi un oculista di buona volontà disponibile a far da membro esterno della commissione che deve certificare la malattia di suo padre. 
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