Non è per la tv se Pannella ha raccolto poco alle elezioni

Martedì 24 Maggio 2016
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Egregio direttore,
considerandoLa persona intellettualmente onesta, cosa che mi induce ad essere convinto abbonato al Gazzettino, sono rimasto sorpreso dalla sua alquanto sibillina risposta ad un lettore, affermante che un motivo deve pur esserci, se il consenso elettorale ai Radicali ha segnato sempre il minimo. Come dire, ad esempio, che un Tortora ancora in carcere, a scontare la pena comminata (in assenza di un Pannella) facesse dire a qualcuno che "per essere stato perseguito dalla legge, qualcosa il noto presentatore televisivo deve aver pur fatto".
Venendo alla sua domanda, la risposta è semplicissima: è per via della totale mancanza di visibilità della voce radicale sui grandi mezzi di comunicazione. I vari Istituti preposti parlano di uno "zero, virgola", rispetto alle consistenti cifre, riportate da altri soggetti politici. Non crede? Non si può fingere che gli scioperi di fame e sete di Pannella servivano proprio a dare voce ad uno spazio negato da una regia occulta. I nodi, si spera (vedi l'amicizia di Pannella con Bergoglio) un giorno verranno al pettine. Vi sarà una revisione dei comportamenti e l'accertamento storico delle responsabilità.


Aldo Martorano

Caro lettore,
nessuna risposta sibillina. Proprio perché cerco (magari senza sempre riuscirci) di essere intellettualmente onesto, mi sono chiesto la ragione dell'evidente contrasto tra gli onori e le celebrazioni postume tributate un po' ovunque a Marco Pannella e gli scarsi risultati elettorali che il leader radicale ha raccolto in tutta la sua lunga carriera politica. La chiave di lettura della scarsa visibilità non mi convince. La storia politica, non solo italiana, è costellata di movimenti e partiti che pur non disponendo di grande sostegno da tv e giornali, hanno sfondato elettoralmente e di altri che, invece, pur godendo dell'appoggio di importanti media, hanno ragranellato sempre magri consensi. Nel primo caso basti pensare al "fenomeno" Bossi degli esordi. Nel secondo al Pri, sempre molto presente sulle prime pagine ma assai meno visibile nelle urne elettorali. No, il fiume di tributi a Pannella, ancorchè giustificati, mi ha riportato alla mente una citazione: "Ogni società onora i propri conformisti vivi e i propri agitatori morti". Mi sembra un perfetto ritratto dell'Italia di questi giorni.
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