Crescita economica e benessere diffuso, la nuova sfida dell'Occidente

Domenica 27 Novembre 2016
14
Caro direttore,
l'1 per cento più ricco della popolazione ha un patrimonio superiore a quello del rimanente 99% e le diseguaglianze non solo stanno aumentando, ma addirittura accelerando. Oggi sessantadue persone possiedono un patrimonio pari a quello di metà della parte più povera del pianeta. Questi numeri sono un affronto e una vergogna dal punto di vista della giustizia sociale, ma sono disastrosi anche da quello meramente economico e dimostrano il fallimento di tutte le ricette economiche fin qui applicate dai leaders mondiali. 
In questo quadro, di quale ripresa, di quale crescita, di quale economia parliamo? È stato calcolato che offrire istruzione di base, acqua potabile e servizi igienico-sanitari, la salute di base e nutrizione adeguata per gli abitanti dei paesi in via di sviluppo avrebbe un costo annuale di circa 30 miliardi di euro, un terzo del patrimonio personale di Bill Gates, l'uomo più ricco degli Usa.
Renzo Bulbarella
Torreglia (Pd)

Caro lettore,
il tema delle diseguaglianze economiche non riguarda solo i cosiddetti paesi poveri. Fino a qualche anno fa maggiore crescita era sinonimo di maggior benessere diffuso. Questo paradigma è stato valido per molti decenni anche nel nostro Paese. Purtroppo non è più così o, almeno, questa regola non vale più. Anzi spesso la maggior crescita economica porta con se un aumento delle diseguaglianze tra ricchi e poveri e, a conti fatti, una riduzione del livello di benessere generale. È ciò che è successo negli ultimi anni negli Stati Uniti e, in una certa misura, anche in Germania. Negli Usa, in particolare, la ripresa è partita prima che in Europa ma a giovarsene sono stati solo alcuni ceti già notevolmente benestanti, mentre né il ceto medio né le classi più basse hanno visto crescere il proprio reddito e migliorare le proprie aspettative. Il successo imprevisto di Trump è anche il risultato di questo fenomeno e del conseguente aumento della sperequazione sociale. Esiste nel mondo occidentale un problema nuovo ed enorme con cui fare i conti: riuscire a coniugare di nuovo la crescita con il miglioramento delle condizioni di vita generali. Oggi non è più così, anzi è spesso vero il contrario. Non è solo una questione etica. È una sfida politica ed economica decisiva per il futuro delle nostre società.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci