Il Rolex e la sottosegretaria senza morale e vergogna

Domenica 21 Maggio 2017
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Egregio direttore,
la corruzione dilaga e mina la nostra società. Dalla classica bustarella si può arrivare al Rolex d'oro e finire col mettere in crisi istituti bancari. La crisi economica non sembra aver influito sul triste fenomeno, che tanti danni sta arrecando alla nazione. Mi sovviene quello che Roberto Benigni disse riguardo al comandamento non rubare: Oggi essere ladri non fa più alcun effetto, eppure vendere la propria anima è il punto più basso della storia dell'umanità.
Vittorio De Marchi
Albignasego (Pd)


Caro lettore,
non servono menti particolarmente raffinate né geni del male se il profilo etico di chi governa è così incerto e approssimativo come sta emergendo in quest'ultima vicenda. Se una sottosegretaria, cioè un esponente di primo piano del governo, non trova nulla di strano nell'accettare un Rolex da 5 mila euro da un imprenditore che ha beneficiato di un provvedimento da lei stessa promosso e sostenuto, allora c'è poco da fare. Siamo di fronte a una disinvoltura sconcertante e all'assenza di consapevolezza del ruolo e dei doveri anche morali che chi occupa certe posizioni dovrebbe avere. Quando ha ricevuto il Rolex, la signora Vicari aveva una sola cosa da fare: restituirli con un biglietto di ringraziamento, spiegando che lei non poteva accettare un regalo del genere da un imprenditore. Non solo non l'ha fatto, ma ha cercato anche di giustificarsi sostenendo che altri di Rolex ne hanno presi tre. Senza vergogna. È evidente che se questa è la cifra etica della classe di governo, hanno gioco facile tutti coloro che cercano scorciatoie e affari facili.
Ultimo aggiornamento: 13:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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