Grillo non è il capo di M5S. E’ il leader. Indiscutibile

Martedì 27 Settembre 2016
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Caro direttore,
"Grillo è come Dio". Chiedo venia per questo riferimento filsofico. E' risaputo che il grande Cartesio per giustificare l'esistenza del mondo esterno all'"io pensante", quindi della "verità del mondo", ha sentito la necessità di ricorrere a Dio come " Garante". Non v'è dubbio che il Grillo degli ultimissimi tempi non solo " garantisce" la realtà politica già esistente, ma anzi la crea. Non solo le scelte politiche, ma anche la nomina dei collaboratori devono avere l'avallo di Grillo e Casaleggio, per altro non soggetti al voto popolare. Un bel guaio questo, a parere di molti, una gabbia dalla quale è quasi impossibile uscire. Infatti la "purezza" delle decisioni, l'"Onestà" non sono in mano di chi ha avuto un mandato politico, ma di chi dietro le quinte può sempre mettere in discussione tutto. Senza entrare nel merito dl programma e delle regole il metodo ci riporta ai tempi in cui "un testo sacro" produce legge e guida gli individui come automi. Strano che tutto questo succeda nel nostro Paese.


Luigi Floriani
Conegliano


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Caro lettore, 
invece non è così strano che questo succeda proprio nel nostro Paese. In Italia, più che altrove, la leadership ha sostituito la forma partito ed è diventata l’elemento trainante di una proposta politica. Grillo si colloca in questa dimensione. Anzi ne è la rappresentazione più estrema: lui non guida un movimento, “è” il movimento. Anche quando ha annunciato suoi passi indietro, in realtà, lo ha fatto solo per mettere alla prova i suoi. Ma appena M5S ha cominciato a scricchiolare, è rientrato, anche fisicamente, in campo.

La stessa forma ”destrutturata” che ha scelto per il Movimento, è funzionale al suo ruolo: non c’è nessun organismo a cui Grillo debba in qualche modo rispondere. Di più: lui e M5S sono due entità comunicanti ma separate. E mentre lui ha potere assoluto sul Movimento, il Movimento non ha alcuna formale possibilità di contestarne scelte o indicazioni. Il fatto poi che non sia mai stato soggetto al voto popolare non è vissuto come un limite. L’esatto contrario: è una condizione che ne amplifica il ruolo. Come lider maximo non ne ha bisogno.
Ultimo aggiornamento: 13:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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