Gli errori della Ue generano forze politiche neo-nazionaliste

Martedì 24 Gennaio 2017
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Egregio direttore,
non c'è dubbio che l'immagine della Unione Europea sia appannata.
Ma può essere praticabile il nazionalismo auspicato dai partecipanti all'incontro dei partiti di ultradestra a Coblenza?
Non è preferibile migliorare ciò che è migliorabile e continuare ad avanzare invece che ritornare ad un improponibile passato?
Ad Oriente percepiamo l'aggressività del nazionalismo russo.
Ad Occidente sembra svilupparsi un nazionalismo statunitense anticipatore di futuri maggiori squilibri.
Non è forse vero che i problemi globali possono avere solo soluzioni globali?
Continuo a pensare che per noi solo una Europa federata sulla base dei principi di Altiero Spinelli e del suo Movimento Federalista Europeo possa essere di aiuto per una soluzione accettabile dei grandi e complessi problemi che ci troviamo di fronte.


Renato Massaria
Mestre

Caro lettore,
la profetica idea di Europa federata immaginata da Altiero Spinelli è stata massacrata dagli euroburocrati e dalle nefaste politiche della Ue a trazione tedesca. Il risorgere dei nazionalismi ha origine anche da qui.
L'Europa unita è stata una straordinaria intuizione a cui è mancata la forza e la capacità strategica per trasformarsi in realtà compiuta. E oggi, dopo una lunga crisi economica e sotto l'incalzare dei fenomeni migratori, ne vediamo e ne paghiamo le conseguenze. La domanda che molti cittadini in tutta Europa oggi si pongono non è più se l'Unione sia una scelta giusta e sbagliata, ma se, più concretamente, convenga o no. E in molti, a causa degli errori commessi in questi anni, si stanno convincendo che non è conveniente.
E guardano con crescente simpatia alle forze politiche neo-nazionaliste. È un fenomeno che trova terreno particolarmente favorevole nei movimenti di destra, ma che si sta estendendo in altre aree politiche.
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