Le ragioni di Del Vecchio e la debolezza dell'Italia

Venerdì 20 Gennaio 2017
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Caro direttore,
ma lei, si è fatto un'idea di quel che è successo e succederà dopo l' accordo Luxottica-Essilor? Del Vecchio ha comprato Essilor, o viceversa? E perché se Del Vecchio ha la maggioranza, la direzione verrà spostata a Parigi e così anche la quotazione di borsa? Speriamo almeno che quei francesi lì, non siano dei pirati, come quel signoreche voleva scalare Mediaset. 
Gidici
Belluno

Caro lettore, 
Leonardo Del Vecchio è imprenditore con straordinarie capacità di visione. E lo ha dimostrato anche in questo caso. L'alleanza tra Luxottica ed Essilor, cioè tra occhiali e lenti oftalmiche, è dal punto di vista industriale, ciò che nessuno finora aveva né immaginato ne provato a realizzare. Le dimensioni raggiunte dal nuovo gruppo sono tali da renderlo inattaccabile da qualsiasi altro competitor. Inoltre, in questo modo, Del Vecchio ha risolto ogni problema di successione: ha il controllo del nuovo colosso (è il primo socio con il 31%, il secondo azionista supera di poco il 4%) ma la gestione sarà affidata ai manager, con i familiari del Fondatore, riuniti nella finanziaria Delfin, nel ruolo di soci. La questione della sede in Francia va invece inquadrata nei complessi equilibri che ogni alleanza pone. Ma forse è anche la conferma che il nostro Paese, che pure è popolato da tanti straordinari imprenditori, non è un ambiente particolarmente favorevole per fare impresa. Quando produrre ricchezza è un'attività guardata con sospetto o come se fosse una colpa, non ci si può poi sorprendere se chi la ricchezza la produce preferisce poi emigrare.
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