Egregio direttore,
la Scozia, come l'Irlanda del Nord ha tutto il diritto di rimanere nella Ue. Mi sembra che gli animi si infiammino ad Edimburgo, come a Belfast: anche gli irlandesi stanno pensando di chiedere consultazioni per riunificare l’isola. Insomma, è possibile assistere ad una vera e propria disgregazione del Regno Unito, lacerato dai sentimenti "pro" e "contro" Unione che ora potrebbero riesplodere in nuove occasioni di referendum. Con il pretesto che avvertono un sentimento di netta distanza dal Parlamento di Londra, mai come adesso due popoli, come gli scozzesi e gli irlandesi sentono di intraprendere, prima possibile, una strada per afffermare questa agognata indipendenza. La forza della cultura potrebbe, oggi più che ieri, fare la differenza.
Adalberto de' Bartolomeis
Monselice (Pd)
-- --
Caro lettore,
non so se presto assisteremo a una disintegrazione del Regno Unito. E Neppure se l’Irlanda si riunificherà. Credo però che il caso Scozia vada analizzato con attenzione. Il popolo scozzese nel settembre del 2014 votò per l’indipendenza dalla Gran Bretagna. Giovedì scorso, con una maggioranza schiacciante (oltre il 62%) lo stesso popolo si è espresso a favore dell’Europa. Un comportamento che è controtendenza rispetto a ciò che accade nel resto d’Europa e anche in Italia, dove tutti i movimenti autonomistici o indipendentisti sono anche euroscettici se non addirittura anti-Euro. Un dato che dovrebbe far riflettere: come mai gli indipendentisti scozzesi sono anche europeisti convinti? Certamente sul voto di giovedì scorso hanno inciso dinamiche interne: proprio perchè a Londra si sosteneva, a maggioranza, la Brexit, ad Edimburgo, per marcare la differenza dagli inglesi, si è scelta l’opzione opposta. Ma il voto scozzese è anche un segno della complessità della situazione. Che è sbagliato comprimere dentro schemi precostituiti. Se la Brexit, come qualcuno ha detto, è sinonimo di libertà e liberazione, è infatti difficile spiegare come mai gli scozzesi, pronti come pochi altri a lottare per la loro autonomia e la loro libertà, vogliono stare dentro l’Europa. O no?
© RIPRODUZIONE RISERVATA la Scozia, come l'Irlanda del Nord ha tutto il diritto di rimanere nella Ue. Mi sembra che gli animi si infiammino ad Edimburgo, come a Belfast: anche gli irlandesi stanno pensando di chiedere consultazioni per riunificare l’isola. Insomma, è possibile assistere ad una vera e propria disgregazione del Regno Unito, lacerato dai sentimenti "pro" e "contro" Unione che ora potrebbero riesplodere in nuove occasioni di referendum. Con il pretesto che avvertono un sentimento di netta distanza dal Parlamento di Londra, mai come adesso due popoli, come gli scozzesi e gli irlandesi sentono di intraprendere, prima possibile, una strada per afffermare questa agognata indipendenza. La forza della cultura potrebbe, oggi più che ieri, fare la differenza.
Adalberto de' Bartolomeis
Monselice (Pd)
-- --
Caro lettore,
non so se presto assisteremo a una disintegrazione del Regno Unito. E Neppure se l’Irlanda si riunificherà. Credo però che il caso Scozia vada analizzato con attenzione. Il popolo scozzese nel settembre del 2014 votò per l’indipendenza dalla Gran Bretagna. Giovedì scorso, con una maggioranza schiacciante (oltre il 62%) lo stesso popolo si è espresso a favore dell’Europa. Un comportamento che è controtendenza rispetto a ciò che accade nel resto d’Europa e anche in Italia, dove tutti i movimenti autonomistici o indipendentisti sono anche euroscettici se non addirittura anti-Euro. Un dato che dovrebbe far riflettere: come mai gli indipendentisti scozzesi sono anche europeisti convinti? Certamente sul voto di giovedì scorso hanno inciso dinamiche interne: proprio perchè a Londra si sosteneva, a maggioranza, la Brexit, ad Edimburgo, per marcare la differenza dagli inglesi, si è scelta l’opzione opposta. Ma il voto scozzese è anche un segno della complessità della situazione. Che è sbagliato comprimere dentro schemi precostituiti. Se la Brexit, come qualcuno ha detto, è sinonimo di libertà e liberazione, è infatti difficile spiegare come mai gli scozzesi, pronti come pochi altri a lottare per la loro autonomia e la loro libertà, vogliono stare dentro l’Europa. O no?
