Dietro record e medaglie gli atleti restano ragazzi

Domenica 28 Agosto 2016
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Caro direttore,
di ritorno dalle olimpiadi di Rio, Federica Pellegrini ha dichiarato sul Corriere della Sera del 18 agosto che ora si rilasserà bevendo tanto spritz, vuole divertirsi e fare le sei di mattina tutti i giorni. Nessun giornale ha commentato il potenziale messaggio imitativo che la campionessa di nuoto invia a tanti giovani che proprio per alcol e colpi di sonno perdono la vita sulle strade del Veneto. Fatta la comprensibile tara a queste dichiarazioni, il messaggio resta grave.
Quale è la posizione del Gazzettino?


Oscar de Gaspari
Treviso

Caro lettore,
forse non è il caso di essere così severi. Federica Pellegrini è una grande campionessa ma anche un essere umano, anzi una ragazza di neppure 30 anni. Le sue parole esprimevano semplicemente il desiderio, del tutto comprensibile, di staccare per un po' la spina dopo le delusioni olimpiche e di uscire dalla dimensione totalizzante imposta dallo sport agonistico a quel livello. Nulla di più. Riesce difficile cogliere in quel suo piccolo e naturale sfogo un messaggio negativo, men che meno un invito a eccedere in stravizi alcolici notturni. In tutta franchezza non credo sia neppure giusto addossare troppe responsabilità a personaggi come Federica Pellegrini. Forse non è mai il caso di dimenticare che dietro ai record e alle medaglie ci sono giovani uomini e giovani donne, sottoposti spesso a forti pressioni. Colpevolizzarli per un'affermazione o una parola di troppo e' un po' ingeneroso. Accettiamolo per quel che sono, per le gioie sportive che ci regalano, ma non pretendiamo di trasformali in maestri di vita.
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