Con la nuova legge elettorale inizieranno le partite a scacchi

Domenica 4 Giugno 2017
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Caro Direttore,
Leggo le considerazioni apparse sulla la legge elettorale. Si dice che trattasi di un patto che fa perdere i cittadini io dico il contrario perchè finalmente dopo tanti anni spero si vada a votare visto che, sempre per anni, è stato detto che siamo governati da politici nominati. Ora finalmente se tutto va in porto avremo finalmente l'approccio elettorale che determinerà chi dovrà governare. Lo sbarramento al 5% penso sia giusto non può una società essere governata da una miriade di piccoli partiti. È giusto che chi vince debba governare e i perdenti debbono accettare queste situazioni. Per quanto attiene la scelta dei candidati per le poltrone della Camera e Senato è logico che siano i partiti a designarli in quanto penso li valutino nella loro attività politica. Piuttosto invece di parlare sempre di democrazia soffermiamoci sui tassi di astensionismo che ad ogni tornata elettorale si registrano (vedi comunali regionali europee politiche).

Romano Giuliano

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Caro lettore,
la riforma elettorale ideale non esiste. Ci possono però essere leggi che, in un determinato contesto storico, risultano essere più efficaci sul piano della rappresentanza degli interessi e della governabilità. La riforma attualmente in discussione ha alcuni aspetti positivi. Uno di questi è certamente la soglia di sbarramento al 5 per cento che risponde all'esigenza di evitare una eccessiva frammentazione dei gruppi parlamentari spesso giustificata non tanto da differenze programmatiche quanto da personalismi. Purtroppo però questa legge non stabilisce affatto che chi vince governa. Anzi, non essendo previsto alcun premio di maggioranza e non essendo neppure previsto, come invece accade in Germania, che si annuncino prima del voto le possibili alleanze, dopo il voto inizierà una partita a scacchi tra i partiti per trovare un'alleanza di governo in grado di avere la maggioranza di voti in parlamento. E non è affatto detto che la forza politica che ha ottenuto più voti alla fine governi. Quanto agli eletti, il bizantino meccanismo di voto ideato dagli estensori della riforma sembra fatto apposta per far nominare a Camera e Senato uomini e donne scelti dalle segreterie. Tutto questo non è necessariamente negativo. Ogni legge ha i suoi pro e i suoi contro. Ma è bene avere chiaro quali sono i reali contenuti della riforma elettorale che si sta cercando di varare.
Ultimo aggiornamento: 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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