«Per affrontare il tumore della pelle può non servire un intervento chirurgico, ma bastare una crema». È una delle novità venute fuori dal convegno «Tumori cutanei e sole, prevenzione e trattamento» che si è svolto al Circolo Ufficiali di Palazzo Salerno a Napoli, con la presidenza onoraria dal professore universitario Fabio Ayala, presieduto dai docenti Giuseppe Monfrecola e Giuseppe Argenziano, delle Cliniche Dermatologiche rispettivamente della Federico II e della Seconda Università di Napoli.
Stando alle ultime stime, si hanno circa 18mila nuovi casi all'anno in Campania. «Quando si parla di tumore della pelle – spiega Argenziano – tutti pensano subito al melanoma.
Ultimo aggiornamento: 21:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA Stando alle ultime stime, si hanno circa 18mila nuovi casi all'anno in Campania. «Quando si parla di tumore della pelle – spiega Argenziano – tutti pensano subito al melanoma.
Questi tumori epiteliali sono invece delle lesioni cutanee che insorgono comunemente in persone di carnagione chiara e di età avanzata e spesso sono la diretta conseguenza dell’esposizione cumulativa ai raggi ultravioletti. Grazie ai progressi fatto in questi anni, nelle forme più superficiali possiamo intervenire con creme immunostimolanti, crioterapia e terapia fotodinamica». Decisiva la diagnosi precoce. «Con una visita specialistica il dermatologo è in grado di formularla con grande accuratezza. In genere le forme superficiali appaiono come macchie e chiazze di colore rosso, sormontate da squame e croste. Le forme più avanzate appaiono invece come delle rilevatezze, i noduli, che spesso sono ulcerati in superficie. Con l’ausilio della dermoscopia, la diagnosi diventa ancora più accurata».