Padre di 10 figli lancia un appello al Papa: «Trovatemi un lavoro»

Sabato 17 Febbraio 2018 di Sandro Abruzzese
Padre di 10 figli lancia un appello al Papa: «Trovatemi un lavoro»
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Dieci figli, un lavoro instabile e la speranza di incontrare Papa Francesco per trovare finalmente un posto fisso. Semmai al Vaticano come archivista, perché Giacinto Carrozza, 44enne laureato in lettere moderne e professore precario da più di dieci anni, sta tentando anche la carta della Santa Sede per ottenere un impiego che possa dargli un po’ più di tranquillità. Rientrava nei requisiti, compreso il titolo di studio, ma purtroppo il suo curriculum non è mai stato preso in considerazione. Toscano di nascita ma pescarese d’azione, Giacinto ripete spesso la stessa frase: «La nostra è una situazione particolare».

In effetti la sua storia non è semplicemente quella di uno dei tanti professori precari che sognano la cattedra dopo anni di supplenze, ma quella di un padre di famiglia che vive in una casa di 95 metri quadri con la moglie Sonia e i suoi dieci figli. La sua è una famiglia neocatecumenale, di cattolici particolarmente osservanti che non concepiscono la contraccezione ma solo la procreazione, la stessa che gli ha donato cinque anni fa le ultime arrivate, tre bellissime bambine nate da un parto trigemellare. «In casa siamo in dodici – racconta Giacinto – la più grande Claudia ha 15 anni, mentre le più piccole sono tre bambine di 5 anni nate da un parto trigemellare. La situazione è molto complessa, non è facile vivere in così tante persone in una casa di 95 metri quadrati e con sole tre camere da letto. Ma ci arrangiamo con i letti a castello: sicuramente senza l’aiuto dei miei genitori e dei miei suoceri non riusciremmo a far fronte a tutte le spese».

Lo Stato in realtà li aiuta, con esenzioni dai ticket, bonus bebè, asilo nido gratuito e tanti altri sgravi fiscali, ma la portata della prole allargata è così ampia che nelle sue condizioni lavorative è davvero difficile sbarcare il lunario: «Purtroppo mia moglie, ex estetista, con dieci figli a carico gioco forza fa la casalinga – continua Carrozza – e io sbarco il lunario con le ripetizioni private a ragazzi delle medie e delle superiori. Insegno italiano, latino, geografia e storia, anche se queste ultime due materie sono sempre meno richieste. Sono un docente abilitato all’insegnamento dal 2008, ottenuto superando il TFA - tirocinio formativo attivo – ma non ho mai avuto una cattedra, solo qualche sostituzione maternità o causa malattia». In dodici persone tutto è più difficile, anche gli spostamenti: «Non abbiamo una monovolume, anche perché ci sarebbe bisogno di un pulmino – spiega Giacinto -. Disponiamo di due semplici utilitarie e ci spostiamo con due macchine, oppure facendo doppi viaggi».

Il professore precario cita più volte Quo Vado, il film campione di incassi di Checco Zalone, perché tutta la trama era improntata sulla difesa a tutti costi del posto fisso. Lui però purtroppo non l’ha mai ottenuto, al punto da lanciare un accorato appello affinché il suo sogno di incontrare Papa Francesco possa diventare ben presto realtà: "Ci farebbe un immenso piacere portare i bambini a Roma per conoscere il Santo Padre. Lo riteniamo una persona meravigliosa, innovativa e dalla estrema umanità. Sono convinto che se venisse a conoscenza della nostra storia ci darebbe una mano concreta, non solo un conforto spirituale". Anche perché quel lavoro da archivista al Vaticano l’ha sempre tentato, e chissà che un’udienza privata col Papa non possa far realizzare il grande desiderio di Giacinto: trovare un posto fisso. Per sé, ma soprattutto per la sua numerosa e bellissima famiglia.
 
Ultimo aggiornamento: 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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