Come mangiavano i nostri antenati? Più precisamente, con cosa erano allestite le tavole dell'antica Roma? Esce in libreria per Ares 'A cena con Nerone. Viaggio nella cucina dell'antica Roma' di Silvia Stucchi.
«Il cibo a Roma, come in ogni altra civiltà, è non solo nutrimento, ma anche occasione di convivialità, di condivisione, di gioco letterario - spiega l'autrice- certi cibi, poi, possono essere consumati anche con finalità mediche e terapeutiche». A cena con Nerone propone, dunque, un'immersione nella cucina repubblicana e imperiale, sia con una scelta di passi letterari, sia con autentiche ricette ricavate dalle opere di Catone, Columella e Apicio, sotto il cui nome ci è giunto il più famoso corpus gastronomico. Ma la cucina romana non è soltanto cene luculliane alla Trimalchione o alla Nasidieno. Il libro riesce a farci scoprire tante preparazioni meno note realizzate con ingredienti meno esotici (niente pavoni o lingue di fenicotteri), e, qualche volta, persino replicabili ancora oggi (per esempio l'anatra brasata alla moda dell'antica Pompei o con fondo di cucina).