Veleggiare tra i rifiuti e gli scarti di cantiere? Succede a Caorle

Lunedì 30 Maggio 2016
1
Appassionati velisti, a volte ci capita scorgere a pelo d'acqua qualche bottiglietta affiorante. Fingendo "uomo a mare", la recuperiamo approfittando dell'occasione per ripassare le manovre d'emergenza. Sabato 28 maggio siamo usciti per quella che intendavamo dovesse essere una normale, piacevole ed ecologica crociera sulle ali del vento.

Appena fuori dal canale che divide Caorle da Porto Santa Margherita è stato sconfortante constatare che per diverse miglia al largo fluiva ininterrotta una scia repellente di immondizie. Per la maggior parte si trattava di residui di cantiere (sacchetti per l'intonaco; teli sbrindellati; un bidone in plastica; pezzi di vetroresina; una tanica; ecc.).

Tra le molteplici domande che potremmo porci (dal senso civico personale, agli enti deputati al controllo), ce ne poniamo una retorica tanto per non irritare cittadini e autorità: alla gente che vive di agricoltura, di pesca e di turismo fa così schifo l'ambiente che li sfama e riempie tanto generosamente i loro portafogli?

Elio Piovesana

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci