Napoli, Santa Patrizia ripete il miracolo del sangue nel «suo» giorno: centinaia di fedeli in chiesa

La compatrona del capoluogo partenopeo venerata a San Gregorio Armeno: è protettrice dei single

Venerdì 25 Agosto 2023 di Emma Onorato
Napoli, Santa Patrizia ripete il miracolo del sangue nel «suo» giorno: centinaia di fedeli in chiesa

Devozione, preghiere, speranza e miracoli a Napoli, la città della fede. Così, come ogni 25 agosto, centinaia di fedeli e curiosi partecipano alla celebrazione religiosa dedicata a Santa Patrizia, compatrona di Napoli, e per assistere al prodigio del sangue liquefatto che viene mostrato nella Chiesa di San Gregorio Armeno (dove si trovano le sue reliquie).

Il miracolo di Santa Patrizia

La tradizione vuole che la liquefazione del sangue della Santa si ripeta non solo nel giorno di Santa Patrizia, ma anche in altri giorni dell'anno. Eh già, perché non tutti sanno che la Santa scioglie il sangue più di San Gennaro, patrono di Napoli. Il prodigio, infatti, avviene ogni martedì, giorno del suo martirio.

Quest'anno la celebrazione eucaristica delle 11 è stata presieduta dal Vescovo ausiliare di Napoli, Monsignor Gennaro Acampa, che a fine messa ha invitato i fedeli a visitare il Chiostro di San Gregorio Armeno - a pochi passi dall'omonima chiesa - per vedere da vicino l'ampolla contenente il sangue della Santa.

Se qualche anno fa, infatti, al termine della celebrazione religiosa, una delle suore prelevava l'ampolla contenente il sangue liquefatto per permettere ai fedeli di avvicinarsi e baciare l'oggetto sacro, ad oggi non è più così. Da quando c'è stata la pandemia, non è più possibile toccare l'ampolla.

La celebrazione

Patrizia è la Santa protettrice delle single e delle ragazze in cerca di marito che durante l'anno si recano sulla sua tomba a pregare, al fine di ricevere un buon matrimonio, ma è anche la protettrice dei navigati, delle partorienti e dei bisognosi. Così, anche oggi, tanti fedeli in pellegrinaggio hanno reso omaggio alla Santa: «Mi chiamo Patrizio perché mia madre era devota alla Santa - racconta uno dei fedeli incontrati - e questa sua devozione la porto avanti con fierezza e sincerità. Così ogni anno, il 25 agosto, festeggio il mio onomastico recandomi qui, nella Chiesa di San Gregorio Armeno». Patrizio ha 59 anni, la sua devozione è molto sentita. La sua storia personale lo ha portato a mantenere viva la fiamma della fede. E c'è un episodio in particolare che tiene a raccontare. Era solo un adolescente quando sostiene di aver ricevuto una grande grazia: «Negli anni ottanta, all'età di 16 anni, sono caduto dal quinto piano. Sono salvo per miracolo - poi aggiunge - Sono convinto che a proteggiermi siano stati gli angeli».

Sono tanti i fedeli incontrati al Chiostro: «Solitamente vengo qui ogni anno - commenta Irene, anche lei in pellegrinaggio per fare omaggio alla martire - Da sempre prego la Santa per ricevere protezione ed aiuto. Lo facevano anche i miei avi: in famiglia abbiamo sempre nutrito il culto per Santa Patrizia».

La storia

La Santa - vissuta nel VII d.C. - proveniva  da una nobile famiglia di Costantinopoli, ed era anche la discendete dell'Imperatore Costantino, ma decise di spogliarsi delle sue ricchezze per aderire al desiderio di Gesù di vederla vergine consacrata. Della sua storia si narra che Patrizia, mentre era diretta verso la Terra Santa, fu sorpresa da una terribile tempesta che la fece naufragare a Napoli, sull'isolotto di Megaride, dove diede vita a una comunità dedita alla preghiera e all'assistenza ai bisognosi. Morì giovanissima, a soli 21 anni, nel 685 d.C.

Qui rimase le sue spoglie che, dopo essere state custodite all'interno del Castel dell'Ovo, nel 1864 furono traslate nella Chiesa di San Gregorio Armeno dedicata alla Santa.

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