Trattativa sulle pensioni: vigili del fuoco e postini esclusi da quota 67 anni

Domenica 12 Novembre 2017 di Michele Di Branco
Trattativa sulle pensioni: vigili del fuoco e postini esclusi da quota 67 anni
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In pensione a 67 anni, con l'eccezione di una platea di lavori gravosi (15 categorie, le 11 dell'Ape social più 4 new entry: braccianti, siderurgici, marittimi e pescatori per un totale 20 mila persone). Il governo prepara l'incontro di domani con i sindacati con il chiaro intento di resistere alle richieste di ampliare il bacino di individui che, dal 2019, potrebbero vedersi congelare a quota 66 anni e 7 mesi l'età necessaria per andare a riposo.

STRADA STRETTA
Per Palazzo Chigi, che deve fare i conti con le poche risorse a disposizione, l'offerta è già un bel passo in avanti rispetto all'attuale legislazione ed ulteriori forzature costituirebbero un vulnus dell'architettura previdenziale. Come peraltro ha più volte fatto notare non solo il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ma anche l'Europa. Fonti alle prese con il delicato dossier ammettono che si stanno facendo dei ragionamenti su alcune categorie, come i Vigili del Fuoco, i lavoratori delle Poste ed alcuni settori delle Ferrovie (ma i macchinisti e il personale viaggiante è già ricompreso nella categoria dei lavori gravosi) ma, per dirla con le parole di un tecnico, «è piuttosto improbabile che ci si possa muovere dallo schema 15». Il vertice di lunedì si preannuncia piuttosto complesso. Perchè se da un lato l'esecutivo mira a trovare una soluzione complessiva, dall'altro, come accennato, ha anche dei vincoli di bilancio da rispettare. Margini per il negoziato comunque ci sono, ma non è detto che non sia necessario un nuovo incontro per cercare una mediazione ed evitare una rottura traumatica.

IL CALCOLO
Le pensioni di vecchiaia liquidate ai lavoratori dipendenti nel 2016, infatti, sono state meno di 60 mila, dato che la maggior parte delle persone esce ancora dal lavoro con la pensione anticipata. E' assai improbabile, nei ragionamenti del sindacato, che le categorie considerate (tra le quali edili, operai agricoli e infermieri impegnati su turni) coprano circa un terzo di questi assegni. Insomma la platea per lo stop all'aumento dell'età di vecchiaia è, per Cgil, Cisl e Uil, assolutamente insufficiente ma i sindacati chiederanno al governo di guardare anche alle pensioni anticipate. «Chiediamo ha incalzato ancora Ghiselli della Cgil - anche un stop all'aumento degli anni di contributi necessari per la pensione anticipata. Nel 2019 arriverebbero per gli uomini a 43 anni e tre mesi, davvero troppi».

SOLUZIONE
In discesa appare invece la trattativa per modificare i meccanismi di calcolo dell'aspettativa di vita con l'obiettivo di rendere per tutti lo scatto più soft, attenuando i picchi e in certi casi fermando, seppur temporaneamente, l'incremento dell'età. La legge oggi prevede che il calcolo, riferito alla speranza di vita a 65 anni, avvenga sulla base di una formula secca che fa la differenza tra l'ultimo anno del periodo considerato e quello di partenza: in sostanza, l'aggiornamento di fine ottobre ha messo a confronto il 2016 con il 2013, da cui è scaturito l'aumento di cinque mesi (che porterà l'età per la pensione di vecchiaia da 66 anni e 7 mesi a 67 anni nel 2019).

La proposta presentata dall'esecutivo ai sindacati prevede che, in pratica, dal 2021 l'aspettativa di vita venga calcolata considerando la media del biennio 2018-2019 confrontata con la media del biennio precedente; l'eventuale aumento sarebbe portato sul biennio 2021-2022. Nel caso invece di calo, questo sarebbe scalato nel biennio successivo (2023-2024), che a quel punto resterebbe fermo, senza cioè che aumenti l'età.

Per i sindacati gli eventuali cali andrebbero assorbiti subito per il biennio in considerazione e non rimandati al successivo. L'adeguamento (dopo quest'ultimo triennale) resterebbe ogni due anni. Sul resto delle questioni, Cgil Cisl e Uil insistono sul fatto che al tavolo non ci sono gli altri temi della previdenza che riguardano, in particolare, i giovani e le donne e ribadiscono la richiesta di prorogare l'Ape social fino al 2019.
Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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