Variante Eris, ecco perché ora è più «resistente. Mascherine, tamponi, vaccini e antivirali: come affrontarla. La nuova circolare del ministero

Balzo dei casi Covid registrati nelle ultime settimana in Italia, con +44% solo negli ultimi 7 giorni

Domenica 10 Settembre 2023 di Simone Pierini
Variante Eris, ecco perché ora è più «resistente». Mascherine, vaccini e antivirali: come affrontarla

Potrebbe essere la variante Eris, secondo uno studio appena pubblicato dall'università dell'Insubria, ad aver contribuito alla crescita dei casi Covid registrati nelle ultime settimana in Italia, con il balzo del +44% solo negli ultimi 7 giorni.

Eris più resistente

I risultati spiegano anche perché questa variante sta diventando dominante (in Italia è presente in almeno il 40% dei sequenziamenti) e fanno affievolire le speranze che le nuove varianti (compresa la stessa Eris) possano diventare col tempo meno diffusive. Si è dimostrato infatti che una mutazione l'ha resa più resistente agli attacchi del sistema immunitario. Pesa anche, secondo le analisi, l'abbassamento della guardia nei confronti del virus. Lo studio dell'Università dell'Insubria ha valutato l'effetto di una particolare mutazione (F456L) avvenuta a livello della proteina Spike del virus, che conferirebbe a questa variante una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali (generate sia da precedenti infezioni che dai vaccini).

In particolare, gli autori dello studio hanno dimostrato che questa nuova mutazione fa mantenere ad EG.5 le stesse capacità funzionali e trasmissive delle precedenti varianti Omicron che hanno dominato lo scenario pandemico degli ultimi mesi. «Ora più che mai - spiega Angeli - è importante continuare a studiare e monitorare la diffusione delle varianti del virus, anche per indirizzare le future strategie preventive».

Gli ospedali

Ma la crescita in vista dell'autunno era attesa e si guarda sempre con più attenzione agli ospedali e in particolare al numero di posti letto occupati (per i quali si registrano lievi segni di crescita) e si moltiplicano gli appelli a vaccinare e proteggere i malati, i fragili e gli anziani per i quali il Covid continua ad essere un serio rischio. «Riprenderemo a fine settembre il monitoraggio della situazione negli ospedali che abbiamo condotto per due anni» che raccoglieva i dati sui ricoveri nei reparti di area non critica e nelle terapie intensive, ha spiegato il presidente della Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore, che giudica la situazione completamente differente rispetto al passato: «Conosciamo meglio la malattia, la sappiamo gestire anche in termini organizzativi».

Le mascherine

Tuttavia Migliore ricorda che la mascherine devono essere un presidio importante per proteggere i fragili negli ospedali e che sono una prassi consolidata dove ci sono i malati fragili e ad alto rischio a prescindere dalla natura del virus. «Nelle ultime settimane c'è una ripresa dei casi per l'emergere delle nuove sottovarianti e per gli effetti della stagione estiva, gran parte sono infezioni lievi. La malattia per la persona giovane adulta e sana è clinicamente non rilevante. Al contrario, nei fragili, grandi anziani e immunodepressi, il Covid rimane un problema. Per questo si dovrebbe passare ad un monitoraggio che si concentri sui casi ricoverati in ospedale, sui casi gravi», rincara Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dell'INMI Spallanzani, riportando l'attenzione su ciò che accade negli ospedali.

Vaccini e antivirali

Fronte comune sulla necessità di vaccinare: il coro di medici che ne sottolinea l'importanza è sempre più ampio, dagli esperti dello stesso Spallanzani di Roma a quelli di Milano come Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Stdi di Milano,. «La fase di crescita di casi di Covid continuerà nelle prossime settimane anche con la commistione con l'influenza. Fragili e anziani devono fare i tamponi così, nel caso, possono assumere i farmaci antivirali. Difficile dire quando ci sarà il picco perché il Covid non è stagionale come l'influenza. È importante vaccinare fragili e anziani, serve un'alta attenzione a livello istituzionale, sorveglianza e monitoraggio». «La percezione e la preoccupazione che abbiamo è quella della stanchezza vaccinale, e in tutto il mondo si traduce in una riduzione della copertura», ha detto Alberto Mantovani, presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca e direttore scientifico Humanitas. L'adesione vaccinale sembra essere quindi la prossima sfida. Una circolare a metà agosto ha dettato le indicazioni per la nuova campagna vaccinale. Prevista insieme alla campagna antinfluenzale l'avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti COVID-19 con l'utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre.

Il nuovo vaccino Moderna

Moderna ha annunciato in una nota che il proprio vaccino aggiornato a XBB.1.5 contro Covid-19 è efficace contro la variante BA.2.86 (Pirola), generando un aumento di 8,7 volte degli anticorpi neutralizzanti. Risultati simili erano stati ottenuti nei test contro la variante EG.5 (Eris), attualmente dominante nel mondo e anche in Italia, e contro la variante FL.1.5.1 (Fornax), che in Usa è la seconda variante più diffusa. «Questi risultati dimostrano che il nostro vaccino aggiornato contro il Covid-19 genera una forte risposta immunitaria umana contro la variante altamente mutata BA.2.86», ha affermato il presidente di Moderna Stephen Hoge. «Presi insieme ai nostri risultati precedentemente comunicati che mostrano una risposta altrettanto efficace contro le varianti EG.5 e FL.1.5.1, questi dati confermano che il nostro vaccino aggiornato contro il Covid-19 continuerà a essere un importante strumento di protezione mentre ci avviciniamo alla stagione vaccinale autunnale». Il vaccino aggiornato non è stato ancora approvato dalle autorità regolatorie né in Europa né negli Stati Uniti.

La nuova circolare

Cosa dice la nuova circolare? Nel quadro di questo andamento clinico-epidemiologico si inserisce la nuova circolare del ministero della Salute. Prevede test per rilevare non solo il Sars-Cov-2 ma anche altri virus, come quelli influenzali, l'adenovirus, il virus sinciziale e il rinovirus per i sintomatici all'arrivo in pronto soccorso. Ma anche test per gli asintomatici che devono effettuare il ricovero in reparti dove sono presenti pazienti immunocompromessi. Ad accoglierla positivamente la Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi. «Viene così colmata - afferma il presidente Francesco Cognetti - una grave lacuna contenuta nel Decreto Legge del 10 agosto 2023 sull'abolizione dell'obbligo di isolamento per i positivi, che non prevedeva tutele per i fragili». Questi ultimi, «in Italia sono 11 milioni e, se contagiati, rischiano gravi conseguenze». Mentre la Regione Lombardia la scorsa settimana ha emanato una circolare simile a quella odierna, ma che include anche la raccomandazione di mascherina negli ospedali e nelle Rsa, ad alzare il livello di guardia è l'Oms. «Continuiamo a vedere trend preoccupanti di Covid-19 in vista della stagione invernale», ha detto il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus. «In Europa aumentano i ricoveri in terapia intensiva e le ospedalizzazioni crescono in molte regioni». E «una delle maggiori preoccupazioni è il basso numero di persone a rischio che hanno ricevuto recentemente una dose di vaccino contro il Covid».

Ultimo aggiornamento: 18:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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