Covid, ecco chi può fare il vaccino Pfizer aggiornato: la circolare del ministero. Il richiamo vale un anno

Il ministero della Salute ha diramato una circolare con tutte le indicazioni per il vaccino aggiornato per le nuove varianti

Mercoledì 27 Settembre 2023
Covid, ecco il vaccino Pfizer aggiornato: la circolare. Precedenza ai fragili, il richiamo dura un anno

«Una dose di richiamo del vaccino Covid, con la descritta formulazione aggiornata, viene offerta attivamente alle categorie» a rischio, over 60, ospiti delle strutture per lungodegenti, fragili, donne in gravidanza e postpartum; operatori sanitari e sociosanitari.

Vaccino, la circolare del ministero

«In fase di avvio della campagna, la vaccinazione» anti- Covid «pur rimanendo raccomandata per tutti i gruppi di persone indicati e disponibile anche per coloro che non rientrano nelle suddette categorie, sarà prioritariamente somministrata alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità, con particolare riferimento ai soggetti con marcata compromissione del sistema immunitario, agli operatori sanitari e sociosanitari». È quanto dispone la circolare con le indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023-2024 anti Covid-19, firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia.

 

La valenza del richiamo

Il richiamo, di norma, «ha una valenza di 12 mesi». È quanto si legge nella circolare sulla campagna vaccinale contro Covid-19 per l'autunno-inverno, firmata dal direttore della Prevenzione del, ministero della Salute, Francesco Vaia, visionata dall'Adnkronos Salute.

Il vaccino Pfizer

«La campagna nazionale di vaccinazione autunnale e invernale anti Covid-19 al momento, si avvarrà delle nuove formulazioni monovalenti del vaccino Comirnaty (Omicron XBB 1.5)» di Pfizer-BionTech. È quanto si legge nella circolare del ministero della Salute, sulla prossima campagna vaccinale contro Sars-Cov-2, firmata dal direttore della Prevenzione, Francesco Vaia, visionata dall'Adnkronos Salute.

Quando farlo

Nel documento si precisa che il richiamo vaccinale è raccomandato «a distanza di 6 mesi dall'ultima dose ricevuta o dall'ultima infezione (data del test diagnostico positivo), a prescindere dal numero di eventi pregressi (dosi ricevute o diagnosi di infezione)» e «di norma» ha validità di 12 mesi. «Qualora per valutazioni cliniche o altro si rendesse necessaria la vaccinazione prima dei 6 mesi - si legge nel testo della circolare - si rappresenta che il Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp) di Comirnaty XBB 1.5 riporta, come tempistica di vaccinazione, una distanza di almeno 3 mesi dalla dose di vaccino più recente.

Si sottolinea, inoltre, che una infezione recente da SarS-CoV-2 non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione».

Vale anche per chi non ha mai fatto il vaccino

La circolare ministeriale ricorda inoltre che il Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp) «prevede una singola dose di Comirnaty Omicron XBB 1.5 anche per coloro che non sono mai stati vaccinati (ciclo primario). Per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni compresi che non hanno completato un ciclo primario di vaccinazione anti‑ Covid‑19 o senza storia di infezione pregressa da SarS‑CoV‑2, il Rcp prevede, invece, 3 dosi (di cui la seconda a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla seconda)».

Covid e antinfluenzale

È «possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati» anti- Covid «con altri vaccini, con particolare riferimento al vaccino antinfluenzale, fatte salve eventuali specifiche indicazioni d'uso o valutazioni cliniche», e con l'eccezione del vaccino contro il vaiolo delle scimmie (Mpox), per il quale vale «l'indicazione di una distanza di almeno 4 settimane». Lo evidenzia la circolare con le indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023-2024 anti Covid-19, firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia. «Si raccomanda il rispetto dei principi delle buone pratiche vaccinali - si legge nella circolare - la valutazione del rapporto benefici-rischi specifico per età e genere e l'attenzione nel segnalare tempestivamente qualsiasi sospetta reazione avversa al sistema di farmacovigilanza dell'Aifa. Si rammenta che le sospette reazioni avverse ai farmaci, compresi i vaccini, possono essere segnalate sia dagli operatori sanitari che da ogni cittadino attraverso le modalità previste sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco».

Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 12:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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