Terremoto tra Marche e Umbria, centinaia di sfollati. Un morto per infarto

Mercoledì 26 Ottobre 2016
Terremoto tra Marche e Umbria, centinaia di sfollati. Un morto per infarto
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Nuove scosse di terremoto si sono susseguite per tutta la giornata di oggi. Una di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 20.50 dalla sala sismica dell'Ingv nella zona di Perugia. L'epicentro del sisma, a una profondità di 9 km, è stato localizzato a sei chilometri da Norcia e a sette da Castelsantangelo sul Nera.

Sono state più di 530 le repliche del terremoto del 26 ottobre fra Perugia e Macerata registrate dalla rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Di queste, le più forti sono state quelle di magnitudo 5,4 e 5,9 avvenute rispettivamente alle 19,10 e alle 21,18 del 26 ottobre. Sempre dal 26 ottobre sono stati cinque i terremoti di magnitudo superiori a 4,0. Il primo, di magnitudo 4,5, è avvenuto alle 23:42 di ieri a Castel Sant'Angelo sul Nera e gli altri tre sono stati registrati a partire dalle primissime ore della mattinata: il primo, di magnitudo 4,1, alle 5:19 sempre a Castel Sant'Angelo sul Nera, seguito alle 5:50 da una scossa di magnitudo 4,4 nella zona di Ussita e poi, alle 10:21 da una terza scossa di magnitudo 4,4 ancora a Castel Sant'Angelo sul Nera. 

Sempre a partire dalle 19,10 di ieri sono state registrate 85 repliche di magnitudo compresa fra 3,0 e 4,0 e sono state 450 quelle di magnitudo compresa fra 2,0 e 3,0. «Oltre a questi terremoti ne sono avvenuti molti altri, di magnitudo inferiore a 2,0», ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell'Ingv. «In sala sismica - ha aggiunto - vengono localizzati soltanto i terremoti di magnitudo superiore a 2,0, ma quelli avvenuti effettivamente sono di sicuro molto più numerosi».

Intanto quella di ieri è stata una notte in bianco di pioggia e di paura tra Umbria e Marche, dove è tornato l'incubo terremoto con due scosse forti, una terza di poco più debole e decine di sommovimenti di assestamento più lievi che non hanno dato tregua.

Una notte lunghissima per le migliaia di sfollati ancora da contare nelle strutture di accoglienza, in tenda, nei prefabbricati del sisma del '97, in alloggi di fortuna o a bordo delle automobili. Una notte funestata dalla pioggia incessante e dalla terra che non ha praticamente mai smesso di tremare, anche durante la mattinata.

 
 


Un uomo di 73 anni è morto d'infarto a Tolentino per lo spavento. Ma a fronte del sollievo per le mancate vittime, si è aperto un nuovo calvario per gli sfollati, e i danni alle case e alle strutture sono gravi: non solo per i borghi storici e il loro straordinario e unico patrimonio artistico, ma anche per i servizi: tre ospedali (a Tolentino, Matelica e Cingoli) e il carcere di Camerino sono stati evacuati. Diverse strade, invase da frane, sono impraticabili, incluso un tratto della Salaria. Diverse zone sono ancora senza luce e telefono. Le scuole oggi resteranno chiuse in tutti i Comuni coinvolti.

Le più forti sono state sentite anche in Austria. Secondo l'istituto geofisico Zamg, sono state 150 le segnalazioni giunte alla centrale di Vienna, soprattutto dalle zone di Innsbruck, Klagenfurt, Villaco e Salisburgo. Ai piani alti degli edifici si muovevano i lampadari e il liquido in bottiglie e bicchieri, scrive l'agenzia Apa. Paura anche a Roma, dove diverse persone sono scese in strada e sono state segnalate crepe su alcuni edifici. 

La Protezione Civile. «Stiamo cercando di trovare la soluzione ideale per assistere al meglio la popolazione che non può, visto il clima e la stagione, essere accolta nelle tendopoli», ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio nel corso di un sopralluogo con il commissario Errani a Pieve Torina, paese a pochi chilometri da Visso totalmente inagibile. Sono Civitanova Marche (Macerata) o San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) le possibili destinazioni costiere degli sfollati. A San Benedetto del Tronto sono già ospitati circa 300 sfollati di Accumoli.

Il capo della Protezione civile, parlando nella notte da Rieti, ha ribadito che non risulta al momento che vi siano vittime, dispersi, né feriti gravi a causa dei crolli. Il premier Matteo Renzi, che ha annullato tutti suoi impegni della campagna referendaria, è atteso per un sopralluogo nei luoghi colpiti. Renzi dovrebbe visitare Camerino e Visso. «Il governo risponderà pienamente», ha affermato Vasco Errani visitando le aree terremotate.

Col passar delle ore va peggiorando la conta dei danni, non solo agli edifici ma anche al morale di popolazioni che stavano appena cominciando a risollevarsi. E che a soli due mesi dal terremoto di agosto si trovano a doverne affrontare un altro, con la sua scia di assestamento. Le prime immagini giunte dai luoghi del sisma, che ha avuto stavolta per epicentro la Valnerina, tra Perugia e Macerata, raccontano di chiese crollate come fondali di cartone.

Le scosse hanno provocato a Visso il crollo di parte della facciata del Palazzo dei Governatori, costruito nel 1100, che ospita il Cineteatro Comunale. Danni ha subito anche il Palazzo dei Priori, edificio del 1482, in cui ha sede del Municipio. La chiesa di Sant'Antonio, crollata nell' omonimo borgo, risale al XIV secolo. Aveva già subito danni nel terremoto del settembre 1997 ed era stata sottoposta a lavori di consolidamento e restauro. Il centro storico è inagibile. Altri danni al centro storico di Amatrice già fortemente danneggiato dal terremoto del 24 agosto. Secondo quanto si apprende è crollato il palazzo del comune e un palazzo in cemento armato di quattro piani in piena zona rossa. Ad Amatrice è venuto giù il famoso palazzo rosso che aveva resistito al sisma del 24 agosto. 

I vigili del fuoco hanno transennato la chiesa di San Pietro Apostolo nel centro storico dei Jesi a causa dell'instabilità di una delle tre croci poste sul tetto; in attesa di ulteriori verifiche l'entrata alla chiesa è stata interdetta. In città comunque non ci sono danni rilievo, secondo il Comune ancora impegnato con i propri tecnici nei controlli sugli edifici scolastici. Per il momento tutte le scuole risultano agibili, nel pomeriggio è attesa la comunicazione sulle modalità di riapertura delle scuole. Interdetto poi anche l'ingresso alla chiesa di San Silvestro a Monte Roberto, già chiusa dopo il terremoto del 24 agosto, e la cui situazione ieri sembra essere peggiorata. A Cupramontana è stata transennata la chiesa di San Lorenzo.

Crepe e distacchi di intonaci al collegio Raffaello di Urbino, piccole crepe a Palazzo Ducale dove i vigili del fuoco hanno fatto un sopralluogo, alla chiesa di san Giovanni di via Passeri a Pesaro, alle mura del castello di Candelara. Sono alcuni dei danni riscontrati dai vigili del fuoco che hanno effettuato più di cinquanta interventi dalla notte scorsa a stamane dopo le nuove scosse di terremoto. Crepe anche alla sede dell'Agenzia delle Entrate, ma non ci sono stati feriti né danni né dichiarazioni di inagibilità.


Il terremoto secondo l'Ingv è collegato al sisma del 24 agosto. Il Cnr ha parlato dell'attivazione di una nuova fagliaCastelsantangelo sul Nera, il paese più vicino all'epicentro della scossa, è un comune di 318 abitanti della provincia di Macerata, nelle Marche (ecco tutti i comuni nell'epicentro). 

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 07:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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