Terremoto, il giorno dopo Camerino è una città fantasma

Giovedì 27 Ottobre 2016 di Maria Lombardi
Terremoto, il giorno dopo Camerino è una città fantasma

dal nostro inviato - Camerino è una città senza vita. Da mercoledì sera è vuoto, in giro ci sono solo vigili del fuoco e uomini della protezione civile che controllano le strade deserte e accompagnano qualche sfollato a riprendere le cose lasciate in casa. Tutto il centro storico è zona rossa, non si può entrare.

In piazza della Vittoria il campanile della chiesa di Santa Maria In Via è venuto giù con la seconda scossa e ha trascinato nel crollo una parte del palazzo di fronte. Ci vivevano alcuni studenti, era stato ristrutturato nel 1997. Per fortuna in quel momento tutti erano già in strada e quasi tutte le case erano vuote. Adesso il centro storico è pieno di macerie, crollate alcune mura esterne dell'ex tribunale oggi sede della facoltà di informatica, si sono sbriciolati alcuni cornicioni della chiesa di San Filippo, venuto giù il tetto del carcere e i 70 detenuti sono stati trasferiti a Rebibbia.

Solo silenzio nel paese fantasma, la strada che conduce al palazzo ducale dove ha sede l'università è transennata.

Circa mille persone hanno dovuto abbandonare il centro storico ma anche altri quartieri sono stati evacuati. In totale tremila persone non possono tornare nelle proprie case. Impossibile calcolare al momento i danni, anche molto seri al patrimonio storico. Diverse attività non potranno più riaprire.

Ultimo aggiornamento: 14:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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