Silvio Berlusconi dimesso dopo il ricovero in una clinica a New York

Lunedì 3 Ottobre 2016
Silvio Berlusconi dimesso dopo il ricovero in una clinica a New York
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Silvio Berlusconi è stato ricoverato venerdì scorso, il giorno dopo il suo 80esimo compleanno, al Presbyterian Columbia University Medical Center di New York per accertamenti che si sono resi necessari nel «decorso post operatorio» seguito al delicato intervento al cuore del giugno scorso ed è stato dimesso già oggi.

Dopo giorni di indiscrezioni e rumors sui motivi del viaggio a stelle e strisce dell'ex premier, la notizia del nuovo ricovero è emersa stamani a Palazzo di Giustizia a Milano, dove i legali del leader di Forza Italia, proprio sulla base di documentazione medica, hanno chiesto e ottenuto il rinvio per lui dell'udienza preliminare sul caso 'Ruby ter'. In mattinata, infatti, il gup Laura Marchiondelli ha accolto la richiesta di legittimo impedimento per motivi di salute presentata dai difensori dell'ex Cavaliere, gli avvocati Franco Coppi e Federico Cecconi, e ha stralciato la sua posizione, come chiesto dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, da quella degli altri 23 imputati, aggiornando solo per lui l'udienza al prossimo 15 dicembre.

E proprio nei certificati medici prodotti dalla difesa per l'istanza veniva indicato che il leader di FI - che già dieci anni fa, nel 2006, era andato negli Usa dove gli era stato impiantato un pacemaker - era entrato nell'ospedale newyorchese tre giorni fa. Documentazione nella quale è stato chiarito anche che gli accertamenti erano legati a «scompensi pressori» e a «flogosi», ossia ad una infiammazione, dovuti al decorso post operatorio.

Conseguenze, dunque, di quell'intervento, definito «severo» dalla stessa difesa, di sostituzione della valvola aortica del 14 giugno scorso. I controlli, eseguiti dall'equipe che lo aveva operato a Houston alcuni anni fa - si apprende da fonti di FI - sono andati bene e il Cavaliere dovrebbe rientrare a breve in Italia, accorciando i tempi della sua permanenza nella Grande Mela. Il programma originario della visita prevedeva un soggiorno almeno fino a mercoledì compreso. Ma l'ex premier potrebbe rientrare anche domani senza escludere - si apprende ancora - qualche incontro di lavoro e a livello politico, con uno sguardo alle prossime elezioni presidenziali negli Usa. Nel frattempo, dopo lo stralcio della posizione di Berlusconi (oggi avrebbe dovuto parlare in aula la sua difesa), l'udienza preliminare davanti al gup è proseguita stamani per gli altri 23 imputati, tra cui la stessa Ruby - accusata, così come l'ex premier, di corruzione in atti giudiziari oltre che di falsa testimonianza - e il suo ex legale, l'avvocato Luca Giuliante. 

Oggi si sono conclusi gli interventi delle difese e, tra gli altri, hanno parlato i legali di Barbara Faggioli, uno delle giovani ospiti alle serate hard di Arcore, e di Maria Rosaria Rossi, parlamentare di Fi accusata di falsa testimonianza, stessa accusa contestata anche al giornalista Carlo Rossella.

Il gup, invece, nei mesi scorsi aveva trasmesso per competenza territoriale in altri sei Tribunali gli atti relativi a sette posizioni (in concorso sempre con Berlusconi), tra cui quella del cantante e storico amico dell'ex premier, Mariano Apicella. Il prossimo 19 ottobre il gup Marchiondelli deciderà se mandare a processo o meno i 23 imputati. In teoria, dopo la decisione sui coimputati, si potrebbe porre un problema di incompatibilità del gup a pronunciarsi anche sulla posizione di Berlusconi, accusato di aver comprato con «oltre 10 milioni di euro» il silenzio o la reticenza della marocchina e delle altre 'olgettinè passate dalle feste a luci rosse di Arcore al banco dei testimoni. In caso di incompatibilità del gup, a dicembre (e a meno di ulteriori rinvii dell'udienza per motivi di salute) dovrebbe essere individuato un altro gup per far proseguire l'udienza preliminare a carico del leader di FI.

 



 

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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