Scandalo affitti, prime carte a Procura e Corte dei conti. Più agenti per gli sgomberi

Sabato 6 Febbraio 2016
Scandalo affitti, prime carte a Procura e Corte dei conti. Più agenti per gli sgomberi
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ROMA - Il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca, ha trasmesso la prima parte di carte sullo scandalo delle case del comune di Roma affittate per pochi spiccioli in contemporanea alla Procura della Repubblica presso il Tribunale e alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti.

Non saranno coinvolti solo i vigili negli sgomberi legati alla nuova affittopoli della Capitale. A quanto si apprende, ci sono stati contatti tra il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca e le altre forze dell'ordine per un coinvolgimento nelle squadre operative anche di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Si punta ad allargare il "contingente" dedicato fino a triplicarlo. 

Le carte potrebbero finire in uno dei due procedimenti già avviati in Procura. Da mesi, infatti, i pm di piazzale Clodio sono al lavoro con due distinte indagini che riguardano il patrimonio immobiliare del Comune di Roma. In quest'ottica accelera l'attività delle due task-force nominate da Tronca che puntano, in tempi rapidissimi, a definire le cifre del fenomeno individuando anche le responsabilità di alcuni dirigenti capitolini che hanno portato a questa situazione. 

Il primo step della nuova verifica del Campidoglio ha riguardato gli immobili del primo municipio dove il quadro che emerge è sconfortante: meno del 20% di chi ha in affitto un alloggio comunale nel centro storico è munito di un regolare contratto. Quasi il 50% riguarda contratti scaduti, procedure di sfratti in corso, abusivi non ancora accertati e utenti per cui si sta procedendo alla verifica dei requisiti. In totale il dossier capitolino prende in esame 574 immobili del centro storico. Un fenomeno che investe non solo inquilini di case con vista sui Fori, pagate 20 euro al mese, ma anche hotel, ristoranti, ambasciate, ministeri o sindacati che pagano al Comune affitti irrisori. 
Una volta in possesso dei risultati della maxiverifica disposta da Tronca, i pm valuteranno per quali profili penali procedere. I documenti posti all'attenzione dei pm potrebbero fornire materiale tale ad avviare una nuova inchiesta o essere allegati al lavoro già svolto in questi mesi.

Una indagine riguarda i criteri e le modalità di assegnazione degli alloggi a privati e affidato al pm Corrado Fasanelli. Un secondo fascicolo è al vaglio del sostituto Alberto Galanti e riguarda un migliaio di appartamenti per i quali non sarebbe stato pagato alcun tipo di affitto. Dal punto di vista penale, comunque, sull'intera vicenda si allunga il rischio prescrizione. Per alcune fattispecie, come l'abuso d'ufficio e la truffa, potrebbe però scattare la prescrizione. L'attività dei pm si concentrerà, come avvenuto già in passato, in assenza di ipotesi di reato più gravi, su gli appartamenti ceduti «a partire dal 2007». Non si procederà, invece, per le operazioni avvenute in precedenza. 

 

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