Referendum, sale lo scontro. Comitato no: ricorso se il sì vince con voti italiani all'estero. Renzi: vogliono la rissa

Martedì 22 Novembre 2016
Referendum, sale lo scontro. Comitato no: ricorso se il sì vince con voti italiani all'estero. Renzi: vogliono la rissa
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«Se c'è la volontà politica, possiamo lavorare su una nuova legge elettorale in breve tempo e andare alle elezioni con una nuova legge elettorale presto, entro l'estate del 2017». È quanto afferma in un'intervista a Bloomberg Television, riportata sul sito della testata statunitense, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini rispondendo a chi gli chiede cosa accadrà in caso di vittoria del No. «Una vittoria del Sì comporterà il proseguimento del governo fino alla fine di questa legislatura», aggiunge.

E' scontro intanto sul voto degli italiani all'estero. «Nel voto degli italiani all'estero, non è garantito il requisito della segretezza e se il voto degli italiani all'estero fosse decisivo ai fini del risultato e determinasse la vittoria del Sì al referendum del 4 dicembre, potremmo decidere di impugnare il risultato».

Lo ha detto il presidente del comitato del No, Alessandro Pace, parlando ai giornalisti della Stampa estera in Italia. Come stabilisce la Costituzione, l'esercizio del voto, ha ricordato il giurista, deve essere «personale, libero e segreto», requisiti che non sono garantiti dal meccanismo di voto adottato per le circoscrizioni estere.
 


«Quelli del No dicono che se perdono faranno ricorso, noi non faremo ricorsi e controricorsi, faremo una battaglia con il sorriso e parliamo del merito. Il tentativo è di buttarla in rissa, la nostra reazione è calma e gesso, sorrisi e tranquillità», ha replicato il premier Matteo Renzi a Piombino per una iniziativa per il sì al referendum.

«Io non farò parte della partita», ha poi ribadito il premier a Pisa, parlando degli effetti di una eventuale vittoria del No al referendum. «Non credo che tra voi ci sia chi non coglie la drammaticità della sfida. La politica per anni ha promesso riforme, ora che le ha fatte, il No sarebbe un salvacondotto per una generazione di politici che continuerà come prima. Se vince il No, io non farò parte della partita, ma sarà una benedizione per il politico degli accordicchi, una benedizione per sempre», ha affermato. 

«Io non lo avrei fatto. I ricorsi li fa chi perde e io non credo che il No perderà al referendum. Questo sembra un dubbio preventivo, i brogli se ci sono vanno documentati. In alcuni casi il cittadino si è visto recapitare insieme la scheda elettorale e la lettera del premier, e questo lo considero un abuso, una atto molto sgradevole». Lo afferma il presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D'Alema a Otto e mezzo, su La7 definendo un errore, da parte del Comitato per il No, evocare il ricorso per il voto degli italiani all'estero.


 

Ultimo aggiornamento: 20:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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