Politici spiati, il presidente dell'Anm indagato per falso dopo un esposto di Occhionero

Giovedì 21 Settembre 2017
(Foto Ansa)

Il presidente dell'Anm e pm della Procura di Roma Eugenio Albamonte è indagato dalla Procura di Perugia per falso ed abuso d'ufficio dopo un esposto presentato da Giulio Occhionero, l'ingegnere nucleare affiliato alla Massoneria e accusato, assieme alla sorella Francesca Maria, di una attività di cyberspionaggio. La notizia è emersa nel corso della prima udienza del processo a carico dei due fratelli.

Insieme al pm sono finiti indagati anche due agenti della polizia Postale, Ivano Gabrielli e Federico Preno.

Nei loro confronti la procura di Perugia ipotizzerebbe l'accesso abusivo al sistema informatico. La circostanza è emersa oggi in apertura del processo agli Occhionero, arrestati più di un anno fa perché accusati di aver spiato politici e manager, sottraendo dati dalla loro posta elettronica. I due fratelli hanno sempre respinto le accuse. Nel corso dell'udienza, l'avvocato di Occhionero, Stefano Parretta, ha chiesto al magistrato di astenersi dal celebrare il dibattimento.

L'ingegnere è stato ascoltato in giugno dai magistrati di Perugia come persona informata sui fatti e ha ribadito le accuse a carico del magistrato romano. Circostanza che ha fatto scattare le iscrizioni sul registro degli indagati. Occhionero aveva protestato lamentando violazioni della sua privacy già durante l’interrogatorio di garanzia, subito dopo l'arresto.

Albamonte continuerà a rappresentare l'accusa nel processo a carico dei fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero. Lo ha disposto il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone, con un provvedimento che verrà depositato domani in aula nel corso del processo.

Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 13:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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