M5S, Pizzarotti: «Il direttorio si dimetta in blocco»

Martedì 6 Settembre 2016
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Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, sospeso dal M5S e da mesi ormai in attesa di verdetto, chiede le dimissioni «in blocco» del direttorio grillino, dopo la nuova tegola caduta sul Movimento con le vicende del Campidoglio. «Nei due anni in cui il Direttorio gestisce il Movimento 5 Stelle - dice Pizzarotti all'Adnkronos - sono stati scaricati due sindaci, il sindaco di Gela e di Quarto, un terzo è stato sospeso oltre cento giorni fa senza che esistesse una regola per farlo, e ora vi è il caos a Roma, con un rimpallo di accuse tra chi dice di aver avvisato il Direttorio e chi invece sostiene di non sapere nulla dell'indagine in corso nei confronti dell'assessore Muraro. Tutto questo è stato causato da una grave mancanza di regole chiare a tutti».

«Da due anni - rivendica il sindaco ducale - chiedo una maggiore organizzazione e regole certe, condivise da tutti gli eletti portavoce attraverso un incontro pubblico, un meetup nazionale, come deve essere nello spirito di partecipazione del Movimento.
Invece si legge sempre più spesso di incontri a porte chiuse e decisioni prese dall'alto. Ho sempre sostenuto che le correnti interne, che esistono anche nel Movimento, o vengono palesate oppure si rischia di rimanerne schiacciati. Alla luce di tutto questo, il Direttorio dovrebbe oggi rassegnare in blocco le proprie dimissioni per non aver saputo gestire il Movimento, e si dovrebbe finalmente tornare a parlare di partecipazione e di condivisione degli indirizzi politici. L'Italia non si governa con due clic in rete e con decisioni calate dall'alto e a porte chiuse. Serve incontrarsi, parlarsi, organizzarsi, anche litigare e discutere. Ma serve farlo a livello nazionale e con la partecipazioni di tutti».
Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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