Milano, la statua della donna che allatta bocciata perché «non rappresenta valori universali». L'imbarazzo di Sala e le proteste bipartisan

Il sindaco: "Io non penso che urti alcuna sensibilità. Mi sembra un pò una forzatura sostenere che non risponde a una sensibilità universale»

Sabato 6 Aprile 2024
La commissione del Comune di Milano non la vuole esporre. L'imbarazzo di Sala e le proteste bipartisan

Chi non vuole esporre a Milano, e perché, la statua della donna che allatta al seno ? Sta facendo discutere molto quest'opera d'arte che ritrae appunto una donna a seno nudo che allatta il suo bambino. "Dal latte materno veniamo" é il titolo del monumento in bronzo, divenuto della discordia, che la famiglia dell'artista Vera Omodeo avrebbe voluto donare alla città perché venisse esposta in una piazza, in particolare in quella dedicata ad un'altra donna, Eleonora Duse.

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Statua di donna che allatta: la commissione del Comune di Milano non la vuole esporre. L'imbarazzo di Sala e le proteste bipartisan

Ma l'apposita commissione del Comune, preposta a valutare le opere d'arte da inserire negli spazi pubblici, boccia la proposta all'unanimità perché, come si legge nel verbale, «la scultura rappresenta valori certamente rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini, tali da scoraggiarne l'inserimento nello spazio pubblico».

E suggerisce alla famiglia di donare la statua a «un istituto privato, ad esempio un ospedale o un istituto religioso, all'interno del quale sia maggiormente valorizzato il tema della maternità, qui espresso con delle sfumature squisitamente religiose».

Parole che scatenano polemiche bipartisan da parte del centrodestra, ma anche del Pd che rappresenta la maggioranza in Consiglio comunale. Anche il sindaco Beppe Sala é sorpreso dalla decisione e promette che chiederà «alla commissione stessa di riesaminare la questione, perlomeno ascoltando il mio giudizio perché io non penso che urti alcuna sensibilità. Mi sembra un pò una forzatura sostenere che non risponde a una sensibilità universale».

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E con lui é d'accordo anche l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi secondo cui la statua «non offende nessuno e valuteremo di darle una collocazione». Quelle della commissione comunale «sono motivazioni surreali - spiega al telefono con l'ANSA la figlia dell'artista, Serena Omodeo che voleva rendere omaggio alla madre e a tutte le donne donando l'opera, con la collaborazione dell'associazione Toponomastica femminile -. Non ci interessa rinchiuderla, in città ci sono solo due statue dedicate a donne e questa é anche stata realizzata da un'artista donna. Inoltre una donna parzialmente nuda non mi sembra affatto un soggetto religioso.

Grazie al sindaco e all'assessore se riusciranno a trovare una collocazione all'opera».

La politica però attacca, a destra e a sinistra, con Silvia Sardone, eurodeputata della Lega che spiega come «una mamma che stringe al petto un bambino non può offendere nessuno che sia dotato di un briciolo di cervello». Mentre il Pd con i consiglieri Alice Arienta e Luca Costamagna sottolinea come «la maternità come scelta di amore e libertà è un bene da tutelare e valorizzare. Non è cancellando la figura della maternità che si aiutano le donne». 

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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