Migranti, un sito con le loro foto aiuta a ritrovare i parenti dispersi

Venerdì 4 Settembre 2015 di Giulia Aubry
Una delle pagine del sito con le foto dei migranti in cerca dei loro parenti dispersi
Rintraccia il volto. Trace the face. Con questo claim e con un logo che rafforza il messaggio forte e diretto, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa Internazionale hanno lanciato un’iniziativa per favorire i ricongiungimenti familiari tra i migranti dispersi in Europa.



Decine di volti di ogni genere, età, colore, religione, appartenenza nazionale fissano il visitatore con sguardi di disperazione e di speranza, accompagnati da un fumetto che indica il motivo per cui si sono rivolti alla Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale e hanno caricato la loro foto sul sito. Cerco mio figlio. Cerco le mie figlie. Cerco mio marito. Cerco mia moglie. Cerco la mia famiglia.

“Ogni anno”, spiegano i responsabili dell’iniziativa, “centinaia di famiglie contattano la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa per avere informazioni sui loro familiari scomparsi in una delle tappe del loro terribile viaggio verso l’Europa”. Ogni Croce Rossa e Mezzaluna rossa nazionale organizza, con i propri mezzi e le proprie capacità, un servizio per tracciare i transiti e, sempre, più spesso le morti di uomini, donne e bambini che sfidano il mare, le montagne, i deserti per sfuggire alla guerra e alla fame e cercare di raggiungere un posto migliore per poi un giorno – sperano tutti – tornare nei loro paesi di origine, a guerra finita, a diritti rispristinati, a carestie superate.

Di molti di loro però non si sa più nulla. Secondo i responsabili dell’iniziativa ciò avviene principalmente perché i migranti non hanno una fissa dimora, perché non vengono registrati ufficialmente nei paesi in cui si trovano soprattutto quando sono in attesa di transito, perché – e questa è una casistica molto diffusa – il loro nome non viene correttamente trascritto nella lingua del paese ospitante. Una situazione che molti emigranti italiani hanno vissuto sulla loro pelle all’ingresso negli Stati Uniti, nel SudAmerica o in Australia.

Per supportare tutte le attività che favoriscono il ricongiungimento familiare e, soprattutto, il contatto tra coloro che hanno raggiunto l’Europa e quanti si trovano nei campi profughi al di fuori o all’interno del loro paese di origine, il Network per la Ricostruzione dei Legami Familiari offre la possibilità a chi sta cercando parenti di pubblicare la propria foto sul sito familylinks.icrc.org e su centinaia di poster distribuiti in molti paesi europei.



Del network di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nazionali fanno parte al momento 23 paesi europei tra i quali, però, non figura l’Italia dove, per informazioni, ci si può comunque rivolgere alla locale società.

Il sito viene aggiornato periodicamente con almeno 30 foto e ha già permesso a genitori e figli, mariti e mogli di avere informazioni gli uni degli altri. Qualcuno è stato informato attraverso simili canali dell’avvenuto decesso del proprio congiunto.

Tra i volti sul sito c’è ancora chi spera che il proprio parente sia solo impossibilitato a dare notizie e non sia scomparso per sempre, in fondo al mare, su una spiaggia, lungo una strada impervia percorsa per sfuggire ai controlli di frontiera e trovare un futuro migliore.

Ultimo aggiornamento: 22:38

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