Manifestazioni a Milano e Roma, rischio infiltrazioni ultrà e frange violente

Venerdì 14 Novembre 2014
Manifestazioni a Milano e Roma, rischio infiltrazioni ultrà e frange violente
Oggi giornata di cortei e manifestazioni a Roma e nel resto d'Italia. E' il giorno dello sciopero dei metalmeccanici, dei trasporti pubblici e la giornata di protesta dei movimenti autonomi da tutta Italia.



A Roma la questura ha aperto un Tavolo tecnico presieduto dal questore Nicolò D'Angelo per mettere a punto le misure di sicurezza. Molti i cortei e le manifestazioni previste in giornata ma a preoccupare è soprattutto il corteo che partirà, intorno alle 9, da piazza della Repubblica e arriverà in piazza Vittorio. In piazza si daranno appuntamento studenti, precari, movimenti, migranti, sindacati di base, ma si temono infiltrazioni di frange estreme. A soffrire, come sempre, saranno la viabilità e i trasporti.



Il percorso. La manifestazione, indetta dalle Camere del lavoro Autonomo e Precario, Cub e Acrobax, sfilerà lungo via Emanuele Orlando, via Barbieri, via Cernaia, piazza delle Finanze, via Volturno, via Solferino, piazza Indipendenza, via San Martino della Battaglia, viale Castro Pretorio, viale dell’Università, viale Regina Elena, piazzale del Verano, via Tiburtina, via dei Reti, via dello Scalo San Lorenzo, piazza di Porta Maggiore, via Principe Eugenio.



A preoccupare è anche la Marcia per le periferie in programma sabato nel quartiere multi etnico Esquilino, un'iniziativa che dopo i fatti di Tor Sapienza potrebbe avere risvolti anche violenti. Dunque Roma si prepara a due giorni "caldi" con cortei e presidi in programma in città tra domani e sabato. Si inizierà venerdì con le mobilitazioni in occasione dello sciopero sociale. Durante tutta la giornata gli organizzatori del #14N# Sciopero Sociale annunciano presidi, azioni e volantinaggi in vari punti della Capitale anche con azioni e blitz. Sabato invece sarà la volta delle periferie, con il corteo indetto dai comitati di quartiere contro «degrado, criminalità, immigrazione incontrollata, campi rom fuori controllo e roghi tossici di diossina». La manifestazione partirà intorno alle 10.30 da piazza dell'Esquilino.



A Milano si terrà invece la manifestazione principale della Fiom con un corteo che partirà alle 9,30 da Porta Venezia e finirà in Piazza Duomo con i comizi del segretario Maurizio Landini e del segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha proclamato sempre per venerdì il suo sciopero generale nelle fabbriche del Centro-Nord cioè nelle regioni Val D'Aosta, Trentino, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Toscana.



Blitz e flash mob si sono susseguiti per tutta la settimana. Giovedì a Milano alcune decine di studenti e di manifestanti legati ai centri sociali si sono introdotti al secondo piano degli uffici nella sede del comitato scientifico delle Università per Expo, per una protesta contro l'Esposizione universale.



Gli incidenti. Proteste seguite a quelle che ieri hanno incendiato la piazza: la contestazione al direttore della Bce, Mario Draghi, all'Università Roma Tre e l'occupazione dell'Autosole da parte degli operai dell'Ast.







Sul web, su twitter e dai vari profili social, movimenti, sindacati e antagonisti hanno rilanciato la mobilitazione.



Invasione di piazza. Saranno le manifestazioni previste domani in molte piazze italiane la vera cartina tornasole per un autunno che si preannuncia caldo sul fronte delle contestazioni. Chiaro il messaggio del Viminale peoccupato - dicono gli esperti - per eventuali infiltrazioni di frange violente nei cortei.



L'analisi. Le analisi di forze dell'ordine e intelligence concordano nel definire a rischio la situazione, soprattutto per le manifestazioni di domani: non ci sono solo il centinaio di vertenze lavorative che minacciano di sfociare in problemi di ordine pubblico, come è accaduto nel caso dell'Ast di Terni. Pericolo infiltrazioni violenti. Una serie di altri soggetti è in fibrillazione, dagli studenti agli antagonisti, dai movimenti per la casa ai gruppi più legati al territorio, No Tav in testa.



Rischio ultrà. L'intelligence teme, inoltre, che alle manifestazioni possano aggregarsi come in passato, gruppi di ultrà delle curve più violente.
La linea del ministro Angelino Alfano ribadita nei giorni scorsi ai leader sindacali, è quella della «massima disponibilità al dialogo» per garantire a tutti il diritto di manifestare, ma nello stesso tempo, «massima fermezza» per assicurare il rispetto della legalità.
Ultimo aggiornamento: 10:35

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci