Alluvione in Calabria, residenti contano i danni: economia distrutta, governo ci aiuti

Giovedì 13 Agosto 2015
Alluvione in Calabria, residenti contano i danni: economia distrutta, governo ci aiuti
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Case e attività commerciali e ricettive distrutte, campagne devastate, locali allagati. Dopo l'alluvione che ha colpito la costa jonica cosentina, Rossano fa la conta dei danni. E dice addio alla stagione turistica 2015. «I lidi sono andati distrutti, anche i ristoranti e le case - dice Francesco Oliverio, residente a Rossano - La stagione estiva è chiusa. Le campagne sono devastate, gli orti distrutti. Mi auguro che il governo accolga la richiesta del governatore Mario Oliverio e ci aiuti, perché l'economia di Rossano è distrutta».



«Fortunatamente non ci sono state vittime, è stato un miracolo, vedendo quello che è successo. La fortuna è che è successo di mattina. Se fosse successo di notte e avesse sorpreso tutti nel sonno il bilancio sarebbe stato molto più pesante». Cinquecento sfollati, tra residenti e turisti, hanno trascorso la notte nelle strutture di accoglienza predisposte dopo il nubifragio.



«Questa mattina c'è il sole, speriamo che il bel tempo mantenga - aggiunge - I tecnici hanno lavorato alacremente la scorsa notte per ripristinare i servizi essenziali, dalla luce all'acqua».



Ma in ballo ci sono anche le responsabilità dell'uomo, e in particolare le deviazioni artificiali dei corsi di acqua, che non hanno potuto seguire il loro sfogo naturale andando a distruggere uno dei muri di contenimento adiacente alla statale 106 e invadendo il paese.



«La spinta dell'acqua ha fatto crollare uno dei muri di contenimento delle fiumare, nei pressi della statale 106, e l'acqua, anziché incanalarsi nell'alveo, è finita in paese, devastando tutto», prosegue. «I tecnici stanno lavorando per ripristinare i servizi essenziali ma i danni sono enormi», racconta ancora Oliverio, che vive a Rossano dal 1972 e, continua a ripetere, «una cosa simile in più di 40 anni non l'ho mai vista». Dal suo orto, dove questa mattina, approfittando del sole, si è recato per fare un sopralluogo, Oliverio, come tanti altri suoi concittadini in queste ore, fa la conta dei danni. «È impressionante, le campagne sono devastate, l'orto ormai è distrutto», racconta. La speranza, ora, è che «non torni la pioggia».



Arriva l'esercito. Sono oltre 50 i militari dell'Esercito al lavoro da questa notte a Rossano Calabro per il ripristino della viabilità e la rimozione delle macerie e dei detriti dalle strade. Si sta, inoltre, procedendo all'evacuazione dei cittadini ancora bloccati dall'acqua nelle proprie abitazioni in località Lido S. Angelo del comune di Rossano.



Gli uomini e le donne dell'Esercito appartengono al 1° reggimento bersaglieri di Cosenza, al 21° reggimento genio di Caserta e all'11° reggimento genio di Foggia. Grazie alla capacità 'dual-usè dei propri reparti genio, oltre all'impiego operativo nelle missioni internazionali, l'Esercito è in grado di intervenire nei casi di pubbliche calamità e utilità, in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale.



Anas al lavoro. Dopo gli allagamenti di ieri, causati dalle intense precipitazioni atmosferiche sulla costa Jonica, prosegue ininterrottamente il lavoro di uomini e mezzi dell'Anas per ripulire il piano viabile da fango e detriti e per ripristinare barriere e segnaletica danneggiate dal maltempo. Anas comunica che la circolazione risulta regolare, in entrambe le direzioni, sulla strada statale 106 radd Jonica, tra i km 6,000 e 29,000, il tratto compreso tra i comuni di Rossano e Cassano allo Jonio, in provincia di Cosenza.



Meteo migliora. Sull'intera zona le condizioni meteo sono migliorate e l'arteria è stata liberata dall'acqua già nel pomeriggio di ieri, garantendo la viabilità locale e di lunga percorrenza. Su un tratto di circa 20 km, Anas ha impiegato 20 uomini e 11 mezzi, tra cui due pale meccaniche (vedi foto in allegato), che stanno lavorando ininterrottamente per ripristinare in piena sicurezza la circolazione. Appena terminata la pioggia sono state avviate tutte le attività di rimozione di fango e detriti dal piano viabile, oltre al ripristino delle barriere di protezione e della segnaletica danneggiate dalla pioggia.



Vengono ripristinati, gradualmente, gli innesti tra la Strada Statale 106 e le viabilità locali fortemente colpite dagli allagamenti di ieri. Tutte le attività in corso da ieri vengono svolte in piena sinergia e collaborazione con i Vigili del Fuoco, le Forze dell'ordine, la Protezione Civile e tutti gli enti competenti per territorio Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l'evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web http://www.stradeanas.it/traffico oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all'applicazione Vai Anas Plus, disponibile gratuitamente in App store e in Play store. Gli utenti hanno poi il numero 841-148 Pronto Anas per informazioni sull'intera rete Anas. - Le zone alluvionate di Rossano sono state pattugliate per tutta la notte dalle forze dell'ordine per evitare il verificarsi di episodi di sciacallaggio.



Anti sciacallaggio. Pattuglie di carabinieri, polizia e Guardia di finanza hanno girato per le strade con particolare attenzione a quelle più colpite dal maltempo. È stato chiuso l'argine destro del torrente Citrea, la cui rottura ieri ha provocato l'esondazione che ha causato il grosso dei danni a Rossano. La falla è stata chiusa con grossi blocchi di cemento e cumuli di terra. Rispetto a ieri la portata del torrente è scesa notevolmente.



Rientro degli sfollati. Rientreranno già in giornata nelle loro abitazioni una parte consistente delle 500 persone evacuate ieri dalle loro abitazioni a Rossano dopo il nubifragio che ha provocato allagamenti dei piani bassi delle case e delle strade. A riferirlo sono stati il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti dopo un primo incontro tenuto nella sede del Com (Centro operativo misto) allestito allo stadio, per fare il punto della situazione.



Nei casi ritenuti più a rischio nei prossimi giorni saranno fatti sopralluoghi per verificare la staticità degli edifici.
Da un primo sommario controllo, comunque, non sarebbero emerse situazioni particolari.

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