«Viviamo in un mondo polarizzato, dove la notizia troppo spesso diventa pietra da scagliare contro l'avversario o mattone per consolidare un muro divisorio. Il fenomeno delle fake-news, dei 'fattoide' - come li ha definiti Norman Mailer nella sua biografia su Marilyn Monroe - produce notizie inesistenti che divengono tali solamente perché pubblicate. Compito di chi lavora nell'informazione è quello del servizio alla verità dei fatti perché le notizie, rendendoci consapevoli, aiutino tutti a costruire una società democratica, e - come ebbe a dire il presidente Sergio Mattarella - a 'pensarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme'». Lo scrive padre Antonio Spadaro, già direttore della rivista dei gesuiti La civiltà cattolica e spin doctor del Papa, sottosegretario designato al dicastero cultura, nell'intervento sul libro pubblicato in occasione dei 60 anni dell'Adnkronos.
«C'è un legame intrinseco tra gli avvenimenti che accadono nel tempo e loro narrazione, e qui si innesta il lavoro proprio di una agenzia, che richiede dai suoi giornalisti uno stile essenziale, sintetico, chiaro.
«Tra il tweet e l'articolo, il take di agenzia assume un ruolo specifico, e a suo modo unico - sottolinea Spadaro - È davvero lì che ciò che accade nel tempo, il 'fatto', diventa 'notizia'. E qui si gioca il ruolo del giornalista di agenzia che è chiamato ad avere il fiuto del discernimento, e nello stesso tempo l'obiettività di un osservatore che offre la notizia a coloro che la possono approfondire ed interpretare. Credo che qui sia la sfida, dunque: discernere la notizia e offrirla in modo da renderla oggetto di riflessione, valutazione, interpretazione. Un'agenzia di informazione come l' AdnKronos che ha 60 anni di storia alle spalle, ha una specifica responsabilità in questo senso, e così anche una esperienza importante per il giornalismo nel nostro Paese». «Credo che l'augurio migliore che io possa fare al compimento dei 60 anni - conclude il sottosegretario designato al dicastero della cultura vaticano - sia quello di favorire la costruzione di una vera cittadinanza. Attraverso l'informazione i cittadini acquisiscono elementi di conoscenza per elaborare opinioni, che devono essere libere e consapevoli».